Daniele Lippi de Il Convivivio Troiani
“Nella vita bisogna essere sia di bosco che di riviera”. È con questo modo di dire che si può raccontare Daniele Lippi, classe 1990, head chef de Il Convivio Troiani di Roma. Attraverso questa citazione, con la quale rivive con affetto il ricordo del collega Alessandro Narducci, egli vuole dire che in cucina, come nella vita, bisogna sapersi adattare a tutte le situazioni.(
leggi tutto)
Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati
«Si dice che sia l’astro nascente della pizza a Roma. Stiamo parlando di Pier Daniele Seu, romano de Roma, anzi di Ostia, dove è nato e ha vissuto fino ai 20 anni. Una gioventù travagliata dai conflitti del padre che lo voleva, come lui, amministratore di condominio.
(
leggi tutto)
Federico Delmonte di Acciuga
Immaginatevi un mare. Un mare azzurro e pescoso, cullato da una lieve brezza estiva con qualche increspatura a sottolinearne il carattere fiero. Pensate a questo mare come a un acquerello che decora una casa in stile inglese nel centro di Copenhagen. Ecco, se la gastronomia fosse immaginazione, io mi immaginerei così la cifra stilistica di Federico Delmonte, chef epatron del ristorante Acciuga a Roma. (
leggi tutto)
Sarah Cicolini di Santo Palato
«Due strade divergevan nel bosco», potrebbe dire Sarah citando Frost, «io scelsi la meno battuta e di qui tutta la differenza è venuta». Sarah Cicolini, cuoca del Santo Palato a Roma, ha fissato a lungo quel bivio prima di scegliere su quale strada pellegrinare: quella più dritta di aspirante medico o quella più tortuosa di cuoca capitolina?
(
leggi tutto)
Amedeo e Michele Serva de La Trota
La sala, si sa, simula e dissimula, esalta e amplifica l’alchimia che dimora nelle cucine. Talvolta la riuscita o, al contrario, il tracollo di un’esperienza gastronomica può essere determinato in gran parte dal lavoro dell’operoso popolo di sala. Da sempre regole, dogmi e formalismi levitano attorno al cliente intento a gustarsi il suo piatto, ma (
leggi tutto)
Danilo Ciavattini di Danilo Ciavattini Ristorante
Partire, lasciare il paese dove si è cresciuti, fare esperienza e consolidare il know-how, per poi capire il valore di ciò che si è lasciato. Così chiudere il bagaglio culturale acquisito per poter correre a raccontare ai concittadini il territorio.(
leggi tutto)
Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi di Retrobottega
La recente partenogenesi del ristorante in laboratorio di pasta fresca artigianale (Retropasta), saletta riservata per degustazioni alla cieca (semplicemente Retro) e presto anche un’enoteca con asporto (Retrovino, ça va sans dire) è avvenuta infatti senza alcuna inoculazione o penetrazione di semi o geni altri e distrattivi.(
leggi tutto)