
Michelangelo Mammoliti
Da una base familiare e territoriale solida, Mammoliti ha perfezionato la propria arte tra Italia e Francia, passando per esperienze internazionali, fino a diventare uno tra i più interessanti esponenti della nuova cucina piemontese, riconosciuto a livello mondiale con due stelle Michelin.
Michelangelo Mammoliti nasce nel 1985 a Giaveno (TO), e cresce ad Almese, immerso nella natura alpina, dove fin da piccolo comincia a lavorare nel ristorante dei nonni e impara l’importanza della stagionalità e degli ingredienti locali.
Dopo il diploma in ospitalità, lavora in Piemonte (Stratta, Turin Palace), con Gualtiero Marchesi e Stefano Baiocco, poi si trasferisce in Francia, affinando tecnica e rigore con chef stellati come Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno e Marc Meneau.
Nel 2014 torna in Piemonte e diventa executive chef al ristorante La Madernassa a Guarene (CN), dove rivoluziona l’offerta con piatti elaborati, tecnicamente precisi e dallo stile personale; negli anni conquista due stelle Michelin.
Michelangelo Mammoliti nasce nel 1985 a Giaveno (TO), e cresce ad Almese, immerso nella natura alpina, dove fin da piccolo comincia a lavorare nel ristorante dei nonni e impara l’importanza della stagionalità e degli ingredienti locali.
Dopo il diploma in ospitalità, lavora in Piemonte (Stratta, Turin Palace), con Gualtiero Marchesi e Stefano Baiocco, poi si trasferisce in Francia, affinando tecnica e rigore con chef stellati come Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno e Marc Meneau.
Nel 2014 torna in Piemonte e diventa executive chef al ristorante La Madernassa a Guarene (CN), dove rivoluziona l’offerta con piatti elaborati, tecnicamente precisi e dallo stile personale; negli anni conquista due stelle Michelin.
Nel 2022 approda al Boscareto Resort & Spa di Serralunga d’Alba con il nuovo ristorante La Rei Natura, e nel 2023 ottiene due stelle Michelin con una cucina che valorizza erbe aromatiche, ortaggi del territorio e rispetto per la natura usando tecniche innovative e riferimenti alla memoria familiare, sempre con un’attenzione sensoriale e narrativa.
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