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Marketing e vino in Italia:un amore difficile?ne parliamo con Monica Pisciella

Monica Pisciella, di Wineup, ci spiega i tratti fondamentali della professione di consulente strategico nel settore Wine e ci racconta la sua esperienza
Classe 1972, Monica Pisciella è la voce di WineUp, blog dedicato al mondo del Wine&Tourism italiano e internazionale. Ma il blog è solo l’ultimo dei suoi impegni di consulente strategica del mondo vinicolo italiano e non solo. Esperta di strategie aziendali, di marketing e di comunicazione, Monica Prisciella è un punto di riferimento per comprendere meglio la professionalità emergente di consulente strategico nell’ambito del wine&food, e condividere alcuni punti fondamentali di una deontologia professionale tutta da costruire. Il marketing non è una fede, è una scienza Laureata nel 2004 in Economia e Commercio a Torino (una laurea presa dopo aver esercitato per anni la professione), Monica porta una tesi sul confronto fra le strategie di marketing e comunicazione dell’Australia e dell’Italia, nato dalla collaborazione con l’università di Adelaide (sud dell’Australia); una specializzazione professionale che tende a far incontrare la passione per il mondo del vino (nata con lei, il padre era un collezionista di Barolo e Barbaresco) e le competenze acquisite tra agenzie di comunicazione e uffici marketing (sviluppate nel settore cosmetico e non solo). “Nel 2004 il mondo del Wine in Italia non era ancora così aperto all’ambito della comunicazione e del marketing; tutt’ora spesso devo combattere l’idea che il marketing sia come una fede cui credere o non credere, invece della scienza quale è. Poco alla volta sono riuscita a crearmi una specializzazione. Occupandomi di economia e di mercati, riuscivo a leggere i trend e gli andamenti del mercato del vino, e prima testate specialistiche, poi le stesse aziende o le agenzie di comunicazione, mi chiamavano per avere consulenze specifiche”. Nasce così la sua professione, un mix innovativo di ricerca, giornalismo, consulenza e web PR. Monica scrive per VigneVini e MilleVigne, riviste di settore per le quali collabora nell’ambito per l’appunto dell’analisi di mercato e in articoli di approfondimento sulle strategie del settore.

Ma il core business di Monica sta nel lavoro pratico di consulente. Piccole e medie aziende vinicole hanno infatti iniziato a rivolgersi a lei, per la fama che si era costruita di competenza e serietà, come consulente strategica per i piani di marketing e di comunicazione della loro azienda “Vi sono aziende che hanno solo una vaga idea di un cambiamento, e bisogna accompagnarle in tutto il piano di marketing, a partire dal classico “marketing mix”. Bisogna saper far convergere campi e competenze: individuare i punti di forza, il messaggio, accompagnarli nella scelta del packaging, del canale di distribuzione più adatto, delle strategie di comunicazione. Di fatto la promozione è solo alla fine del processo. Molti spesso confondono il marketing con la promozione, ma sono due ambiti diversi, il marketing investe tutta la linea produttiva, mentre la promozione è solo l’ultimo fattore” Un’altra attività è l’analisi dei comportamenti dei consumer, a livello qualitativo e tattico più che quantitativo. Ricerche in questo campo sono molto richieste dalle piccole e medie aziende che non si possono permettere l’accesso alle grandi agenzie e riescono in questo modo a valutare l’impatto dei loro prodotti e ad elaborare strategie per diventare più competitivi o valorizzare il loro prodotto. L'intervista continua sul tema aziende vinicole e new media a questo link
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