Proseguiamo la bella intervista con Monia Pisciella di WineUp, iniziata a questo link in merito alla sua professionalità di consulente strategico per marketing e comunicazione nel settore del vino. In questa seconda parte Monica si addentra maggiormente nel rapporto tutto nuovo del mondo del wine con il web e i new media, che sono da anni una delle sue passioni, che segue con interesse e curiosità.
Come mai il mondo del Wine è stato fin da subito uno degli ambiti più percettivi in Italia verso i new media e le nuove strategie di comunicazione?
“Il mondo del Wine in Italia si è trovato in qualche modo a fronteggiare in breve tempo un’ondata unica nel suo genere di concorrenza. Eravamo abituati ad essere fra i pochi produttori in larga scala di un prodotto sempre meno di nicchia, e la produzione era completamente assorbita dal mercato. Nel giro di pochi anni questo primato si è visto scavalcare dagli investimenti nella produzione del vino da parte dei Paesi dell’est europeo, o di Paesi come l’Australia, il Sud America o il Sud Africa, che ad esempio con questi mondiali ha visto aumentare del 30% le vendite dei propri vini. Quest’ondata di concorrenza senza pari ha messo in crisi buona parte della piccola e media produzione vinicola italiana, che si è trovata costretta a dover comunicare il proprio prodotto e il suo lavoro, a trovare canali di diffusione, mentre prima era abituata a farsi conoscere da sé. Il web, con i suoi costi contenuti e le tante possibilità di percorso, è stato fin da subito uno dei canali privilegiati dalle piccole e medie aziende con poco budget nell’ambito del marketing comunicativo”.Così nasce la professione di Monica, freelance da gennaio, consulente non solo di aziende ma anche di agenzie di stampa. Come lei stessa ci spiega, in questo mondo dalla concorrenza feroce anche nell’ambito del marketing e della comunicazione, le aziende cercano sempre di più professionisti, persone specializzate nel settore, che ne conoscano le dinamiche e i protagonisti, e non agenzie-calderone che si occupano di settori diversi. La professionalità e la competenza vengono valutate rispetto alle conoscenze ma anche nel modo di operare, specialmente sulle nuove tecnologie: “molti credono che comunicare nel web sia un gioco: è facile, intuitivo e divertente. Ma la facilità e la gratuità di un mezzo, ad esempio twitter, non significa che questo sia banale, tutt’altro. Sul web siamo sempre sotto gli occhi di tutti, bisogna avere attenzione e strategia, proseguire con ordine, sennò ci si riduce ai tanti fuochi di paglia che vediamo crescere e finire in un attimo, senza nessun guadagno per sé e per i proprio clienti. Su questo sono certa che il mercato da sé farà una selezione durissima, dei propri opinion leader e dei propri appoggi”.