Verso il Chianti Classico. Il piacere della perfezione

Se non avesse fatto lo chef avrebbe certamente onorato la professione di architetto. Merito della sensibilità estetica che lo accompagna in ogni invenzione culinaria, del gusto per il dettaglio, l’amore per i “volumi” che rendono ogni piatto un equilibrio magistrale di forme e colori. Del resto sono anni che Gaetano Trovato (ristorante Arnolfo, Colle di Val D'Elsa) coltiva questa passione recondita per l’architettura con visite ai musei di tutto il mondo, studio di pubblicazioni d’arte, incontri con celebri designer: «Forniscono spunti positivi per la mie creazioni - spiega con entusiasmo e inesauribile freschezza il patron del ristorante Arnolfo di Colle Val d’Elsa (SI), e aggiunge - senza dimenticare che anche la cucina è architettura che si consuma velocemente ma che trasmette tante emozioni come un’opera d’arte». Concetti sentiti, non ostentati, che hanno addirittura dettato la scelta del nome di questo indirizzo gourmet, pluricitato sulle guide gastronomiche: Arnolfo rende infatti omaggio all’architetto e scultore toscano Arnolfo di Cambio, originario proprio di Colle Val d’Elsa, che partecipò sul finire del ‘200 al progetto di costruzione di Santa Maria del Fiore a Firenze. Ma l’analogia con l’artista medievale non si esaurisce nel nome, come quel personaggio poliedrico restituì dignità all’architettura dopo i presunti secoli bui, svolgendo un ruolo fondamentale nel rinnovamento urbanistico e architettonico di Firenze, lo chef Trovato ha attualizzato contenuti e consistenze della cucina italiana con sperimentazioni che all’inizio risultavano ardite, «ma che oggi possono tranquillamente ricondursi all’ordinario» puntualizza lui modestamente. Italy - Tuscany

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