La ristorazione italiana, congiuntamente al comparto internazionale, sta vivendo un grande momento di incertezza. Fra tutti gli scenari possibili, oltre ai servizi di chef's delivery potenziati e creati ad hoc, i Restaurant Bonds rappresentano una delle "soluzioni" più tangibili.
Seguendo la "Dining Bond Iniziative", i ristoratori italiani stanno emettendo dei veri e propri titoli: acquistare oggi una cena da consumare non appena la situazione si normalizzerà.
Molti professionisti stanno ricorrendo a questa modalità di ripresa, creando nuovi menu, riproponendo i classici della tradizione e rimodulando tutta l'offerta ristorativa che li contraddistingue.
Solo per fare qualche esempio, Massimo Bottura ha lanciato "Futures": 450 titoli spendibili fra Osteria Francescana, Casa Maria Luigia o Franceschetta58 (sold out in 24 ore).
Andrea Berton, dell'omonimo ristorante di Milano, propone un menu degustazione di 7 portate di nuova creazione dove l'unico rimando conosciuto sarà Brodo di cicale, ravioli aglio, olio e peperoncino.
Anche il ristorante Imago che domina Roma dall'iconica piazza di Trinità dei Monti, ha istituito la possibilità di acquistare i dining Bonds: "una sinergia solidale tra il ristorante, lo chef e i clienti, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo" commenta Roberto E. Wirth, proprietario e general manager dell'Hotel Hassler, sede dell'Imago.
Luigi Taglienti del Lume di Milano, Cristiano Tomei dell'Imbuto di Lucca, Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Vicenza, Cristina Bowerman di Glass Hostaria sono soltanto alcuni dei grandi professionisti che stanno ricorrendo ai Bonds come promessa per il futuro.
A supporto di questa reale possibilità di ripresa è nata la piattaforma Dinnerbond.it, che unisce tutti i restaurant bond acquistabili in italia. I Bonds non sono soltanto dei grandi ristoranti ma anche di tutte quelle piccole eccellenze di cui è costellato il Bel paese.