Philippe Léveillé: Maestro di ItaliaSquisita 51

Philippe Léveillé è uno chef unico nel suo stile culinario, la sua cucina fonde infatti due culture culinarie, quella italiana, lombarda, delle Prealpi bresciane, alla grande tecnica e scuola francese. Nato nel 1963 a Nantes, in Francia, si è distinto nel panorama gastronomico internazionale grazie alla sua creatività e alla sua capacità di reinterpretare i sapori classici in chiave moderna.
Cosa significa essere un maestro di cucina oggi? Vantare un curriculum prestigioso? Realizzato piatti diventati iconici? Aver creato imperi economici, format di successo, locali di grande fama? O, ancora, essere saldamente ai primi posti delle classifiche dei migliori ristoranti al mondo? No, niente di tutto questo. O, meglio, non solo questo. Molti tra coloro che detengono questi primati sono spesso afflitti da megalomania, individualismo, egocentrismo, personalità che non di rado tendono all’isolamento.

Philippe Léveillé, chef del ristorante Miramonti l’altro a Concesio, alle porte di Brescia, pur vantando un cv al servizio del gotha della haute cuisine francese e una vita professionale rocambolesca in giro per il mondo, non appartiene a questo côté perché nella sua lunga e intensa carriera ha sempre cercato di comprendere e rispettare. Bretone di Nantes, scuola alberghiera a Saumur, padre allevatore di ostriche e madre casalinga di tempra, è qui, nel cuore della Val Trompia, che nel 1994 trova il suo humus, le condizioni ideali per fare pace con la sua irrequietudine e ritrovare la storia delle sue radici. Vi trova una famiglia, solida e solidamente legata alle tradizioni e alla cultura della loro terra; vi trova una maestra - inaspettata, sino ad allora non aveva mai lavorato con una donna in cucina - e ritrova, infine, lo stesso senso del rispetto inculcatogli da giovane dalla sua, di famiglia.

Quelli che lo adottano, letteralmente, trasformandolo prima in un bresciano doc e poi in un italiano vero, sono i Piscini. Mary, la mamma, condivide con lui Concesio per quindici anni e lo erudisce su polenta, risotti e cotechini - suo il risotto “Miramonti”, in carta dal 1950 e ancora oggi il piatto più venduto - poi un bel giorno gli passa il testimone di quella cucina dove, insieme, hanno guadagnato la seconda stella Michelin fondendo due culture solo apparentemente lontane. Mauro, il figlio, consigliere culinario dal palato estremamente sensibile, colui che gli permetterà di far crescere la sua cucina appoggiandolo e spronandolo. Daniela, infine, figlia di Mary e sorella di Mauro, colei che diventerà sua moglie e partner imprescindibile sul lavoro, grande donna di sala con la quale si scontrerà spesso ma in modo produttivo, specialmente quando, in occasione di richieste particolari dalla sala, gli dimostrerà che un cliente soddisfatto è un cliente per sempre. Se qualcuno pensa che Philippe abbia condizionato con la cucina del burro e delle salse la storia del Miramonti, sbaglia. [...]

Anteprima di Philippe Léveillé di Danilo Giaffreda in uscita su ItaliaSquisita 51

Ph. Natalia Ghiani

By: Redazione / 4 aprile 2025

In questa notizia

© Copyright 2025. Vertical.it - N.ro Iscrizione ROC 32504 - Privacy policy