Matias perdomo è l'ambasciatore del nuovo numero di ItaliaSquisita

«Tanto tutti i dettagli si scoprono a pasto finito, così ci si concentra solo ed esclusivamente sul gusto. Un ritorno all’essenza più intima della cucina».
«La cucina è un linguaggio mediante il quale si può esprimere armonia, creatività, felicità, bellezza, poesia, complessità, magia, humour, provocazione, cultura». È il primo punto del manifesto con cui, all’inizio del millennio, i fratelli Ferran e Albert Adrià inaugurano il corso dell’alta cucina contemporanea. È un invito ai cuochi di tutto il mondo a dispiegare ali multicolor per volare fuori dal grigiore e dall’austerità classica francese che ha monopolizzato tutto il Novecento. 

Quando, alla fine del 2005, l’uruguaiano Matias Perdomo e l’argentino Simon Press prendono il timone della cucina del Pont de Ferr di Maida Mercuri, nel cuore del Naviglio milanese, intendono bene il significato di quelle parole, e non solo per affinità linguistica. Comprendono e accettano l’invito, replicando una formula che non ha paura di giocare con le strutture e le temperature, con le meraviglie della sinestesia, con i cromatismi e i colpi di scena, con la demolizione giocosa di schemi che parevano destinati all’immobilismo dell’eternità. Sono anni eccezionali per la cucina, entrata finalmente nella sua Seconda Repubblica [...]

Anteprima di Matias Perdomo, di Gabriele Zanatta in uscita su ItaliaSquisita n°47

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