Grandi chef, cultori e promotori del patrimonio enogastronomico italiano e personaggi sportivi: ecco i premiati della Notte dei culatelli 2012 all’ Antica Corte Pallavicina.
“Il Premio
Antica Corte Pallavicina è stato ideato per rafforzare il nostro profondo legame con il concetto di qualità, in tutti i settori e a tutti i livelli. Una qualità che contraddistingue l’immagine del nostro Paese in diversi campi, a cominciare da quello agroalimentare.
Il nostro obiettivo è quello di testimoniare, attraverso personalità significative della cultura, dell’economia e della politica, il rapporto vitale tra innovazione e origine, tradizione e progresso che caratterizza anche la nostra filosofia aziendale”.
Con queste parole Luciano e
Massimo Spigaroli hanno presentato la settima edizione della
Notte dei culatelli nella storica dimora della famiglia Spigaroli, a Polesine Parmense.
I premiati della settima edizione
- Renè Redzepi, chef del ristorante Noma di Copenaghen: premiato per i suoi principi culinari di purezza e semplicità che danno il giusto valore ai prodotti del territorio in una visione globale
- Michele Pontecorvo, responsabile relazioni esterne gruppo Ferrarelle: premiato per aver conferito a un elemento naturale come l’acqua un ruolo importante nell’esaltazione del lavoro degli chef di tutto il mondo
- Fiammetta Fadda, esperta di alta gastronomia e bien vivre: ha saputo dare voce alla cucina italiana anticipando parole come “ricerca e innovazione in cucina”, gusto ed eleganza in sala
- Massimo Montanari, storico dell’alimentazione: premiato per aver portato, con le sue opere, un contributo straordinario alla conoscenza dell’alimentazione in ogni sua forma e in ogni suo tempo
- Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale di canoa: premiato per il suo impegno sportivo grazie a cui ha dato un’immagine dell’Italia seria, determinata e bella
- Roberto Anselmi, titolare della casa omonima casa vinicola: premiato per aver osato nella difesa e nella valorizzazione della storia italiana del vino
- Mariuccia Menta, cuoca del Po: premiata perché ha saputo salvare la tradizione gastronomica del Po
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