Gli chef stellati per Amatrice

Devastata dal terremoto del 24 agosto, Amatrice è da sempre conosciuta per la ricetta della pasta all’amatriciana. Tanti chef stellati sono subito scesi in campo per dare un contributo alla popolazione terremotata, con uno dei piatti simbolo della cucina italiana.
Da ieri sera, «Carlo e Camilla in Segheria» a Milano, il secondo ristorante di Carlo Cracco in via Meda 24 (il primo è ancora chiuso), ha inserito in carta l’amatriciana classica. Per ogni piatto ordinato, saranno devoluti 2 euro, uno da parte del ristorante, l’altro da parte del cliente. Sempre a Milano, ma in zona Porta Nuova, dal 1 settembre lo chef stellato Andrea Berton servirà la gricia e, una parte dell’incasso, sarà devoluto alla Croce Rossa. Stessa iniziativa da «Pisacco», altra creatura di Berton a Milano, che già da questi giorni avrà in carta l’amatriciana solidale.

In Alto Adige, invece, a Corvara in Val Badia è già in carta al Wine bar and grill del «Rosa Alpina», due stelle Michelin, su iniziativa dello chef Norbert Niederkofler verrà preparata un’amatriciana speciale: «Faremo la ricetta classica ma preparata con spaghettoni di grano locale», spiega. Prezzo alla carta: 16 euro, 5 di questi saranno devoluti alla Croce Rossa.

Tra Toscana e Piemonte, invece, si è attivata una catena di solidarietà che ha già coinvolto quattro chef: Ugo Alciati del «Guido ristorante» di Serralunga d’Alba, Andrea Larossa del locale omonimo di Alba, Valeria Piccini del ristorante «Caino» di Montemerano (Grosseto) e Andrea Ribaldone de «I due buoi» di Alessandria. I quattro hanno deciso di organizzare a metà settembre una cena di raccolta fondi per circa un centinaio di persone che si terrà nel Garden Grill del ristorante Guido.

Da Roma, Andrea Fusco, chef del «Giuda Ballerino», una stella di Michelin a Roma, servirà invece un’amatriciana gourmet e solidale. I fratelli Maurizio e Alessandro Serva, invece, del ristorante «La Trota» di Rivodutri (Rieti), due stelle Michelin, hanno pensato di organizzare una cena di raccolta fondi chiamando a raccolta più chef stellati possibile. «L’ipotesi — racconta Alessandro Serva — sarebbe quella di tenere la cena a Rieti il 15 o 16 settembre, durante la festa del peperoncino, cucinando amatriciana per tutti. L’idea è di devolvere poi il ricavato all’istituto alberghiero di Amatrice danneggiato dal sisma».

Domenica 28, invece, il team di Cooking Soon, collettivo formato da giovani chef emergenti calabresi, a Pizzo (Vibo Valentia) preparerà l’amatriciana per tutti, turisti e cittadini. Il piatto sarà venduto a offerta libera e i fondi destinati alla Croce Rossa Italiana. 

Ma gli aiuti arrivano anche dall’estero con lo chef inglese Jamie Oliver, star della cucina internazionale, che ha annunciato di aver deciso di cucinare per un mese l’amatriciana ne suoi ristoranti italiani in Gran Bretagna. Per ogni piatto venduto, due sterline saranno devolute alla Croce Rossa internazionale. 

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