Le dieci baite partecipanti sono abbinate ad altrettanti chef stellati, che rappresentano le regioni toccate dalla 99°edizione dell’evento ciclistico fra i più seguiti al mondo. Sulle orme della Corsa Rosa, dalla Calabria al Piemonte, risalendo tutta la penisola da sud a nord e da est a ovest, si entra a contatto con realtà gastronomiche, proprie della tradizione culinaria italiana. Nella creazione della ricetta, ogni chef si è ispirato alla cucina e alle tradizioni della propria regione. Le specialità gastronomiche raccontano la storia e le peculiarità dei vari territori, legate ai prodotti e naturalmente allo chef stellato e al suo percorso. Il tutto seguendo le strade che sono lo scenario del Giro d’Italia ciclistico del 2016.
Dopo la partenza in Olanda, la Corsa Rosa si sposta in Calabria, regione rappresentata dallo Chef stellato Luca Abbruzzino (Ristorante Antonio Abbruzzino) con le sue Linguine con crema di cozze, zenzero e limone, create per il rifugio I Tablá. Una donna e cioè Marianna Vitale del ristorante stellato Sud, propone per il rifugio Las Vegas il piatto Il riso e la parmigiana di melanzane in rappresentanza della Campania. Mezzelune di pasta all’uovo, ripiene di porcini, pecorino e tartufo di Norcia è il piatto umbro di Emanuele Mazzella (Ristorante Vespasia, 1 stella Michelin) per il rifugio Lée. La regione Toscana è invece rappresentata dallo Chef due stelle Michelin, Gaetano Trovato (Ristorante Arnolfo), che per il rifugio Bioch ha pensato ad un Pollo del Val d’Arno, petto, coscio, patate al fumo e rosmarino. Max Mascia, 2 stelle Michelin, Ristorante San Domenico di Imola, degusterà gli ospiti del rifugio Mesoles con il piatto Cappello del prete, brasato al Sangiovese di Romagna con polenta integrale mantecata al formaggio di fossa. Arrivati al nord Italia, lo Chef del ristorante stellato La Siriola di San Cassiano, Matteo Metullio, rappresenta la sua regione di origine e cioè il Friuli Venezia Giulia. In collaborazione con il rifugio Piz Arlara ha creato la Putizza triestina, un dolce tipico triestino, a base di cioccolato, canditi, pasta sfoglia e frutta secca, rivisitato in chiave moderna dallo Chef stellato più giovane d’Italia. L’Alto Adige quest’anno è tra i protagonisti del Giro d’Italia, ospitando, oltre alla tappa regina, anche la cronoscalata all’Alpe di Siusi (22 maggio) e la partenza della tappa del 24 maggio da Bressanone. L’altoatesino Norbert Niederkofler, chef bi-stellato del ristorante St. Hubertus, che quest’anno festeggia i primi 20 anni di attività, è abbinato al rifugio Jimmy, per il quale ha ideato Fusilli di farro monograno alla carbonara tirolese. È altoatesino anche Nicola Laera, lo chef del ristorante stellato La Stüa de Michil, che propone una Battuta di capriolo, sedano rapa, nocciole, caprino e pain d’épices per il rifugio Crëp de Munt. Carlo Cracco partecipa in rappresentanza della Lombardia. Per l’iniziativa propone una Zuppa Pavese, che può essere assaggiata al rifugio Pralongiá. Il gran finale del Giro d’Italia quest’anno si svolge in Piemonte, regione rappresentata dallo Chef Enrico Crippa, 3 stelle Michelin. Per il rifugio Col Alt ha pensato ad un piatto a sorpresa che ha voluto chiamare Giro….in Piemonte, in onore dell’ultima tappa della Corsa Rosa.
Questi piatti verranno serviti durante tutta la stagione estiva 2016 nei rifugi partecipanti. Ai vari piatti verrà abbinato un vino dell’Alto Adige.