In un’epoca in cui le risorse naturali vengono messe a dura prova e l’ecosistema manifesta un’urgenza sempre più pressante, Olitalia si distingue come portavoce di buone pratiche virtuose volte a trasformare scarti in risorse e promuovere una sostenibilità concreta. Con il progetto "Esausto ma pieno di vita", Olitalia racconta e diffonde metodi efficaci nel settore Ho.Re.Ca, sostenendo un approccio che contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, aspirando a trasformare le sorti di quello che sarebbe un rifiuto dannoso per l’ecosistema in una risorsa riciclabile e rinnovabile, spiegando così un approccio circolare ed ecologicamente responsabile tra le cucine e i ristoranti italiani, grazie alla collaborazione con l’APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani). Un progetto volto a spiegare le buone partiche a tutti gli attori coinvolti, specificando come ogni soggetto abbia la possibilità di ridurre autonomamente gli scarti dannosi all'interno delle cucine.
Esausto ma in perpetuo mutamento
Olitalia ha quindi avviato un’iniziativa di notevole responsabilità contro la disinformazione, divulgando il corretto recupero degli oli vegetali esausti.
Un prodotto che, se da una parte è fondamentale per le nostre tavole, dall’altra può diventare un insidioso inquinante per l’ambiente. L’olio esausto rappresenta infatti una minaccia concreta per il suolo e le acque: una volta disperso, genera un sottile strato invisibile che soffoca i fondali e rende in sofferenza la flora e la fauna acquatica, in una lotta continua tra natura e consumo.
La forza del progetto risiede nell'informare e sensibilizzare su una raccolta differenziata grazie alla quale l’olio esausto può diventare una risorsa preziosa, sostenendo un circolo virtuoso che porta benefici non solo ambientali ma anche economici. Secondo i dati condivisi nel report ambientale del CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli Oli e grassi vegetali e animali Esausti), la corretta gestione e il riciclo di questi oli non solo riducono l’impatto ambientale, ma contribuiscono anche a una significativa diminuzione delle importazioni di combustibili fossili.
Professionale e sostenibile
Prodotto di riferimento dell’innovazione di Olitalia è Frienn, un olio professionale per frittura concepito appositamente per il settore della ristorazione. Una combinazione studiata di girasole alto oleico italiano e antiossidanti derivanti in parte dal rosmarino, che garantisce una resa maggiore rispetto ai classici oli di semi. Questa esclusiva miscela brevettata prolunga la vita utile dell’olio, riducendo la quantità di rifiuti. È inoltre confezionato in un packaging ecologico, in linea con il progetto "Plastic No More", una bag in box che abbatte dell’85% l’utilizzo di plastica rispetto alla precedente confezione, ottimizza gli spazi in magazzino e sui trasporti riducendo le emissioni di Co2.
Una guida pratica per professionisti
Olitalia, forte di quarant’anni di esperienza, è guidata dalla famiglia Cremonini con un occhio attento alla qualità e una missione di responsabilità sociale ed ecologica. "La Guida pratica per chef sostenibili", in collaborazione con APCI, è più di un semplice vademecum: è un invito a un rito di rispetto e protezione dell’ambiente. Questo strumento educativo mira a sensibilizzare il personale del settore ristorativo sulle migliori pratiche per una cucina sostenibile e consapevole. Il riciclo dell’olio esausto permette non solo di ridurre la contaminazione ambientale - dato che 1 kg di olio esausto è in grado di inquinare la superfice di un volume d'acqua pari a 1.000m2 (ca. un’intera piscina olimpionica - ma grazie alla trasformazione in biodiesel, è possibile evitare di immettere in atmosfera grandi quantità di CO2 oltre a favorire il risparmio idrico. Il biodiesel prodotto da olio esausto, in agricoltura per esempio, riduce l’utilizzo di combustibili fossili tradizionali come il diesel e il gas (che utilizzano una maggiore quantità di acqua ed energia per la produzione e il trasporto), riducendo così di gran lunga le emissioni in atmosfera.
Fare la differenza, giorno dopo giorno
Olitalia lancia così una sfida di utilizzo e consumo responsabile tanto agli chef quanto agli operatori di settore: rispettare non solo il palato, ma anche il pianeta, creando una cucina sostenibile che sappia rispettare la terra e il cibo. Ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse, scegliere ingredienti locali e stagionali, e affidarsi a filiere controllate: queste sono le chiavi per una cucina che alimenta tanto il corpo quanto le risorse ambientali, armonizzando l’arte culinaria con il rispetto per l’ecosistema. Così, mentre ogni seme diventa olio, ogni olio diventa nutrimento e, attraverso un alchemico viaggio di trasformazione, ritorna alla terra in un panta-rei immutabile di rigenerazione.