«Venezia mi ha accolto lentamente ma, oggi, mi fa sentire un prestigioso ospite», confessa lo stesso Ascani; «Qui ho scoperto la magia degli ingredienti unici che circondano la laguna. Il mio mondo gira intorno a questi: la pesca, gli orti e il litorale», racconta ormai come cittadino onorato e onorario. Non solo Ascani ci parla, infatti, del suo rapporto con Venezia, ma nel piatto emerge anche la nostalgia del Lazio nel menu dedicato ai classici da cui occhieggiano, tra le altre, puntarelle, abbacchi e frattaglie.
Oltre a questi, poi, c'è l'influenza magnetica di Paolo Lopriore che alberga per esempio nell'Anguilla con raperonzolo e rafano o nel Cavolo e caviale, mentre le Acquadelle con le loro salse, la Lingua d’agnello coi bovoletti e la salsa verde e la Patata con granceola e finger lime raccontano della sua capacità di ordire miniature dettagliatissime tanto di se stesso quanto, come detto, della città di cui è ospite, di cui “amo essere una bandiera”.
Anteprima di "Donato Ascani" di Andrea Grignaffini in uscita nel N° 43 di ItaliaSquisita