Dopo attività “erranti” di divulgazione e approfondimento tra Italia ed estero, Cook the Mountain ritorna nelle Dolomiti, precisamente nel magnifico scenario del Plan de Corones in Val Pusteria per un Base Camp di confronto e discussione.
Quattro giorni durante i quali chef di fama internazionale, giornalisti, opinion leader e aziende avranno modo di scambiarsi idee, esprimere pareri e degustare visionarie elaborazioni culinarie nel clima informale e aperto a contaminazioni positive di questo rivoluzionario progetto. L’esplorazione del futuro della cucina di montagna sarà guidata dal prof. Alessandro Garofalo, titolare di Idee Associate, società attiva nello sviluppo creativo di nuovi product-concept e della formazione manageriale innovativa outdoor.
Quattro giorni durante i quali chef di fama internazionale, giornalisti, opinion leader e aziende avranno modo di scambiarsi idee, esprimere pareri e degustare visionarie elaborazioni culinarie nel clima informale e aperto a contaminazioni positive di questo rivoluzionario progetto. L’esplorazione del futuro della cucina di montagna sarà guidata dal prof. Alessandro Garofalo, titolare di Idee Associate, società attiva nello sviluppo creativo di nuovi product-concept e della formazione manageriale innovativa outdoor.
Cook the Mountain nasce diversi anni fa da una serie di domande, considerazioni, intuizioni di Norbert Niederkofler, chef bistellato del St. Hubertus di San Cassiano in Badia (BZ), e Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione hmc di Bolzano.
Uno stimolo per ripensare non solo quali dovrebbero essere i gesti quotidiani di ogni singolo individuo, ma anche quelli dell’intero pianeta con l’obiettivo di proporre un nuovo modello di sviluppo economico-sociale-culturale che esplori i vari aspetti della complicità che lega produzione, prodotto, territorio e consumo.
Tra gli chef partecipanti, ambasciatori nel mondo della filosofia Cook the Mountain, ritroveremo Rodolfo Guzman (Boragó – Santiago del Cile), Giancarlo Morelli (Pomiroeu – Seregno) nonché la mente del progetto Norbert Niederkofler. Tra le new entry che hanno aderito con entusiasmo all’ ”esplorazione socio-culinaria” vi sono invece Ivan Milani (Piano 35 – Torino), Thorsten Probost (Burg Vital Resort – Lech) e Giorgio Ravelli (Brooksbys Walk – Londra).
Circondati dall’incantevole paesaggio delle Dolomiti a quota 2.000 metri, ospiti e intervenuti prenderanno infatti parte ad attività di think tank e workshop di confronto sui valori e gli obiettivi di Cook the Mountain.
A coordinarli ci sarà Alessandro Garofalo, esperto nella formazione aziendale e manageriale innovativa. Inoltre non mancheranno spettacolari cene showcooking preparate dagli chef e attività ricreative e culturali offerte dal Plan de Corones.
Uno stimolo per ripensare non solo quali dovrebbero essere i gesti quotidiani di ogni singolo individuo, ma anche quelli dell’intero pianeta con l’obiettivo di proporre un nuovo modello di sviluppo economico-sociale-culturale che esplori i vari aspetti della complicità che lega produzione, prodotto, territorio e consumo.
Tra gli chef partecipanti, ambasciatori nel mondo della filosofia Cook the Mountain, ritroveremo Rodolfo Guzman (Boragó – Santiago del Cile), Giancarlo Morelli (Pomiroeu – Seregno) nonché la mente del progetto Norbert Niederkofler. Tra le new entry che hanno aderito con entusiasmo all’ ”esplorazione socio-culinaria” vi sono invece Ivan Milani (Piano 35 – Torino), Thorsten Probost (Burg Vital Resort – Lech) e Giorgio Ravelli (Brooksbys Walk – Londra).
Circondati dall’incantevole paesaggio delle Dolomiti a quota 2.000 metri, ospiti e intervenuti prenderanno infatti parte ad attività di think tank e workshop di confronto sui valori e gli obiettivi di Cook the Mountain.
A coordinarli ci sarà Alessandro Garofalo, esperto nella formazione aziendale e manageriale innovativa. Inoltre non mancheranno spettacolari cene showcooking preparate dagli chef e attività ricreative e culturali offerte dal Plan de Corones.