Ideato insieme a Paolo Ferretti e giunto quest’anno alla sua seconda edizione, questo progetto ha preso in esame le radici personali, lasciandosi inspirare anche dalle tendenze attuali di riscoperta del locale, del rispetto della biodiversità con la scelta di tecniche appropriate di coltivazione, della diffusione di prodotti biologici e locali, della mentalità del “vivere lento” seguendo le stagionalità del genuino e del puro. L’obiettivo è quello di proporre un nuovo modello di sviluppo economico-sociale-culturale che esplori i vari aspetti della complicità che lega produzione, prodotto, territorio e consumo. In quest’ottica, gli chef assumono il compito di educatori alimentari e soprattutto “emozionali” per promuovere un vero e proprio stile di vita.
Come un artista che nel suo lavoro parte da elementi “tecnici” e stilistici classici del passato e li rende contemporanei e attuali, nello stesso modo Cook the Mountain interpreta la cucina che diventa “catalizzatrice di processi culturali”. Tali processi possono essere riassunti in quattro parole chiave: tradizione, creatività, onestà e innovazione.
Questi tre appuntamenti, organizzati durante EXPO, hanno l’obiettivo di ribadire la fattibilità di comportamenti sostenibili in cucina che partano direttamente dagli chef, promotori ed educatori di processi culturali, per ricollegarsi quindi all’obiettivo stesso di EXPO di “riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri”.
Per informazioni e prenotazioni: 0362 237973 oppure info@pomiroeu.it
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