La sinergia fra Piemonte e Bocuse d’Or non è una novità: già nel 2017, ad Alba, nasce l’accademia Bocuse d’Or Italia, organismo di supporto per gli chef che vogliono partecipare al concorso internazionale.
L’accademia, di cui è presidente Enrico Crippa, tristellato delle Langhe, si pone come obbiettivi principali quelli di valorizzare il made in Italy, la professionalità e la cucina italiana nel mondo.
Il grande progetto dell’accademia coniuga professionalità e talento, ponendo a supporto di Martino Ruggieri, chef de cuisine del tre stelle Michelin Pavillon Leodoyen di Parigi e finalista italiano del prestigioso concorso, coach, chef, designer, ingegneri, tecnologi, comunicatori, scrittori e figure altamente specializzate. L’accademia ha dunque il compito di supportare i candidati nell'affrontare tutte le fasi del concorso con la preparazione adeguata.
Bocuse d’Or
Il concorso, nato nel 1987 dalla mente di Paul Bocuse, è considerato l’olimpiade della gastronomia: 24 giovani di tutto il mondo devono preparare piatti superbi in 5 ore e 35 minuti per poi sottoporli alla giuria formata dagli chef più illustri del panorama internazionale.
Per questa edizione il concorso prevede l’esecuzione di due temi: Carrè di vitello da latte con cinque costolette di prima qualità, su vassoio e Chartreuse di vegetali con crostacei, al piatto.
La trasversalità della competizione di arti gastronomiche è evidenziata dalle varie maestrie messe in campo: il design del vassoio sarà a cura di Luisa Bocchietto, presidente della Word Design Organization; gli abiti del Team Italia saranno realizzati su misura dal Lanificio Cerruti in collaborazione con Filrus.
La dedizione all'italianità e alla valorizzazione del territorio trova sempre più la sua conferma: sono cinque le nuove stelle assegnate al Piemonte dalla guida Michelin per l’edizione 2019. Nella regione si contano 45 locali stellati di cui sette a Torino.