Menu del Ristorante Da Vittorio: prezzi, piatti e vini
Grazie ai preziosissimi insegnamenti di papà Vittorio, oggi la cucina dei fratelli Cerea e della mastodontica brigata è un viaggio goloso dal linguaggio superlativo, una continua escursione nei sapori della bella Italia a tre stelle Michelin.
L’Insalata di ovuli autunnale è un panegirico alla brama di assaggiare: pane fritto, ovuli freschi arrivati in cucina da pochi minuti, mandorle tostate per esaltare il croccante insieme al pane, emmenthal per il tocco esotico dell’’elvetico e limone candito per ricordarci l’agrume più rappresentativo dell’Italia.
Si va dalla shabu shabu di scampi, crema di pera, granita di lime, menta e pepe rosa e dalle ciliegie di foie gras, fino alla lombatina di agnello, composta di rabarbaro, cipolle e succo di pepe nero e al carpaccio di fassona, peperone arrosto e ketchup di barbabietola, passando per il risotto ai frutti di mare e agli spaghetti aio oio seppie e piselli.
Non si possono poi non citare il caviale di piselli e lo scorfano scomposto, brasato e crudo. Un affascinante viaggio culinario tra pascoli e mare che si conclude con la Nuvola, il dolce che tutti vorrebbero, che consta di zucchero filato, cremino di nocciole, after eight, meteorite di frolla al cacao, cuneese al bronzo, cremoso con sambuca e caffè, disco di cioccolato al caramello, uvetta e curry, nocciola caramellata nel caramello filato.
Da queste portate si capisce come si capisce che Chicco e Bobo hanno visioni diverse ma obbiettivi uguali, insieme sono complementari per raggiungere l’Olimpo comune.
Due caratteri forti e distinti, ma intelligenti nel capire che l’unione è la caratteristica più importante per raggiungere finalità comuni. Da Vittorio non si mangia, si vive per qualche ora sulla Luna e si guarda da lontano al normale vita terrestre.
Menu
Menu pranzo d’affari: 70 euro
Antipasto all’italiana: 100 euro
Nella tradizione di Vittorio: 180 euro
Carta bianca: 250 euro
Menu tartufo: 250 euro
Alla carta: 120/150 euro
Cucina
L’eccellenza estrema dei prodotti e la ricerca appassionata delle ricette italiane ma in chiave moderna e alleggerite in stile gourmet. Alcune specialità bergamasche sono sempre presenti. Il pesce e le carni sono i gioielli del menu, ma anche i primi piatti di mare e della tradizione lombarda hanno grande importanza. La pasticceria è una delle più rinomate in Italia e nel mondo. I menu degustazione sono molti e differenti, tutti creati in base alle singole esigenze dei clienti. Possibilità anche di poter godere dei frequenti “fuoricarta” gastronomici e stagionali.
Carta dei vini
Sono presenti circa 1500 etichette, 12.000 bottiglie in cantina. V’è una grande selezione italiana e francese, più qualche assortimento europeo ed extraeuropeo: un’ingente varietà di Champagne e vini dalla Borgogna e Bordeaux, ma anche dalla Loira, poi Austria, Germania, Portogallo, Stati Uniti, Sudafrica e Nuova Zelanda. Anche la Franciacorta è ben rappresentata nell’universo delle bollicine, così come le bottiglie Trento doc. I vini biodinamici provengono principalmente dalla Borgogna e dal Friuli. In carta c’è anche una divertente selezione di birre artigianali. Da assaggiare i due vini FABER “della casa”: il Merlot e Cabernet rosso da tavola e il dolce passito di Moscato nero di Scanzo “fuori zona”. Tanti vitigni autoctoni da scoprire.
Riconoscimenti
3 stelle Michelin
Le Soste
Les Grandes Tables du Monde
Relais & Châteaux
L’Insalata di ovuli autunnale è un panegirico alla brama di assaggiare: pane fritto, ovuli freschi arrivati in cucina da pochi minuti, mandorle tostate per esaltare il croccante insieme al pane, emmenthal per il tocco esotico dell’’elvetico e limone candito per ricordarci l’agrume più rappresentativo dell’Italia.
Si va dalla shabu shabu di scampi, crema di pera, granita di lime, menta e pepe rosa e dalle ciliegie di foie gras, fino alla lombatina di agnello, composta di rabarbaro, cipolle e succo di pepe nero e al carpaccio di fassona, peperone arrosto e ketchup di barbabietola, passando per il risotto ai frutti di mare e agli spaghetti aio oio seppie e piselli.
Non si possono poi non citare il caviale di piselli e lo scorfano scomposto, brasato e crudo. Un affascinante viaggio culinario tra pascoli e mare che si conclude con la Nuvola, il dolce che tutti vorrebbero, che consta di zucchero filato, cremino di nocciole, after eight, meteorite di frolla al cacao, cuneese al bronzo, cremoso con sambuca e caffè, disco di cioccolato al caramello, uvetta e curry, nocciola caramellata nel caramello filato.
Da queste portate si capisce come si capisce che Chicco e Bobo hanno visioni diverse ma obbiettivi uguali, insieme sono complementari per raggiungere l’Olimpo comune.
Due caratteri forti e distinti, ma intelligenti nel capire che l’unione è la caratteristica più importante per raggiungere finalità comuni. Da Vittorio non si mangia, si vive per qualche ora sulla Luna e si guarda da lontano al normale vita terrestre.
Menu
Menu pranzo d’affari: 70 euro
Antipasto all’italiana: 100 euro
Nella tradizione di Vittorio: 180 euro
Carta bianca: 250 euro
Menu tartufo: 250 euro
Alla carta: 120/150 euro
Cucina
L’eccellenza estrema dei prodotti e la ricerca appassionata delle ricette italiane ma in chiave moderna e alleggerite in stile gourmet. Alcune specialità bergamasche sono sempre presenti. Il pesce e le carni sono i gioielli del menu, ma anche i primi piatti di mare e della tradizione lombarda hanno grande importanza. La pasticceria è una delle più rinomate in Italia e nel mondo. I menu degustazione sono molti e differenti, tutti creati in base alle singole esigenze dei clienti. Possibilità anche di poter godere dei frequenti “fuoricarta” gastronomici e stagionali.
Carta dei vini
Sono presenti circa 1500 etichette, 12.000 bottiglie in cantina. V’è una grande selezione italiana e francese, più qualche assortimento europeo ed extraeuropeo: un’ingente varietà di Champagne e vini dalla Borgogna e Bordeaux, ma anche dalla Loira, poi Austria, Germania, Portogallo, Stati Uniti, Sudafrica e Nuova Zelanda. Anche la Franciacorta è ben rappresentata nell’universo delle bollicine, così come le bottiglie Trento doc. I vini biodinamici provengono principalmente dalla Borgogna e dal Friuli. In carta c’è anche una divertente selezione di birre artigianali. Da assaggiare i due vini FABER “della casa”: il Merlot e Cabernet rosso da tavola e il dolce passito di Moscato nero di Scanzo “fuori zona”. Tanti vitigni autoctoni da scoprire.
Riconoscimenti
3 stelle Michelin
Le Soste
Les Grandes Tables du Monde
Relais & Châteaux