Chicco e Bobo Cerea: tre stelle Michelin a Brusaporto

E’ finalmente giunto il momento di andare a Brusaporto, nel ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio nel Bergamasco gaudente.

Qui il godimento culinario, la classe, la professionalità, l’organizzazione, la passione e l’intera corazzata della famiglia Cerea hanno dimostrato, e continuano a dimostrare da più di cinquant’anni il loro amore per il cibo di qualità e l’accoglienza calorosa riservata ai clienti. Oggi, alla guida culinaria del ristorante bergamasco tre stelle Michelin, troviamo Chicco e Bobo Cerea.

Enrico, detto Chicco, È il più grande dei cinque figli di Bruna e Vittorio Cerea ed è lo chef executive di Da Vittorio. È praticamente nato tra i fornelli, quando i genitori avevano ancora il ristorante a Bergamo città e la residenza attuale era solo la casa di campagna per i banchetti. 

Chicco frequenta il liceo linguistico ma a 18 anni parte subito per la Francia, “l’unico posto in cui è dimagrito”. Qui collabora con Jacques Cagna a Parigi e con Roger Vergé sulla Costa Azzurra. A Monaco poi lavora con il grande Heinz Winkler, mentre in Spagna, a Roses, è nel mitico El Bulli di Ferran Adrià. E quindi se ne va a New York, nelle cucine di Jean Gorge Vongerichten e Sirio Maccioni.

All’estero ha imparato disciplina, tecniche, a lavorare in ambienti e situazioni difficili da stress, ha conosciuto persone e culture diverse. Ha assaporato la vita vera. Tutti questi stage in giro per il mondo duravano dai tre ai sei mesi e poi tornava all’ovile, dalla famiglia, per mettere in pratica i nuovi insegnamenti nella casa madre e far crescere sempre di più il ristorante.

Nonostante la prima passione di Chicco sia stata la pasticceria – che coltiva ancora – la sua cucina sorge da “quello che gli nasce dentro, dalla curiosità su tutto, la cucina etnica, i prodotti eccellenti e le nuove tecniche, un sunto con capacità apprese negli anni”.

La sua cucina è molto umorale: un giorno impazzisce per una costata da disossare, un altro giorno adora un branzino di 6 chili al vapore da sfilettare, una mattina esplora intere casse di funghi porcini freschi della Valtorta, li coccola e li mette sottolio. L’importante è curiosare nella qualità, sempre.

Se Chicco nasce nel 1964, il “piccolo” fratellino Bobo lo segue sul pianeta Terra nel 1972. Ironico e dal carattere istrionico, mangiatore seriale, esperto di primi piatti, ex judoka e indefesso lavoratore, Roberto “Bobo” Cerea è il penultimo della famiglia, dopo Rossella, e la sua forza è immensa, in tutti gli aspetti.

Seppur giovanissimo ha iniziato a lavorare fin da subito con passione e professionalità, sotto l’esperta guida del padre Vittorio, imparando rapidamente le tecniche e le basi della cucina di alta qualità e di tradizione. Poi anche lui, come Chicco, parte per alcuni stage in Francia, negli anni ’88 - ‘95, per imparare la cucina dai grandi maestri francesi. Ha partecipato a corsi presso la scuola Richemont di Lucerna e presso l’Ecole Lenotre di Parigi.

Ha effettuato uno stage presso il ristorante Troisgros di Roane e presso Roger Verger in Costa Azzurra. E’ stato uno dei protagonisti del festival della cucina italiana all’Hotel Mandarin Oriental di Bangkok. Da sempre grande sportivo, ora è troppo impegnato sul lavoro e pigro; e non è di certo un difetto quando passa tre quarti della sua giornata in cucina o in trasferta in Brasile, in Asia o a Milano.

La famiglia e l’azienda sono ormai cresciute in modo stratosferico, non si può più stare a cincischiare. I valori di una volta, l’attenzione al vigore fisico e il rispetto per la nostra cultura sono importanti per il “piccolo” cuoco di famiglia.


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