Barracudino Easy & Chic: la cucina mediterranea con accento brianzolo
C’è un equilibrio raro tra semplicità e stile, tra calore familiare e precisione gastronomica. Luca Madau lo chiama “Easy & Chic”, ed è la formula che dà vita al suo Barracudino di Monza, un ristorante che unisce l’anima mediterranea del cuoco ai gusti della Brianza.

Il risultato è una cucina limpida, concreta, che non rinuncia al piacere della sorpresa. I piatti nascono da ricette chiare, da un linguaggio diretto, ma custodiscono sempre un piccolo colpo di scena. «Il cliente deve leggere il menù e capire subito cosa trova nel piatto; poi, al momento dell’assaggio, arriva il dettaglio che non si aspetta». Dietro questa filosofia si nasconde un’idea di ospitalità quasi letteraria: dove la lingua quotidiana diventa arte, al Barracudino la semplicità è elevata a eleganza. È una cucina che parla una una dialettica domestica elevata.

Nel menu la pasta ha un ruolo centrale, quasi affettivo. «È un comfort food, un piatto democratico, che fa sentire a casa», dice Madau. In un’epoca di rincari e di mode effimere, la pasta resta un simbolo di autenticità e accessibilità.
Madau, classe anni ’70, nasce in Lombardia ma porta dentro un mosaico di origini: madre pugliese, padre sardo, parenti laziali. Un patrimonio gastronomico che si intreccia con l’esperienza di una vita trascorsa tra mense aziendali, catering e grandi banchetti. «Ho iniziato negli anni ’90 in una mensa con salette private», racconta. «Lì ho imparato l’organizzazione, il rispetto dei tempi, l’importanza del servizio. Poi il catering mi ha insegnato a gestire i grandi numeri: 300, 400 persone. È lì che capisci cosa vuol dire precisione». Nel 2010 apre il Barracudino Easy & Chic, dopo il successo del precedente Barracuda, ospitato nei giardini della Villa Reale di Monza. Il nome è una dichiarazione d’intenti: “Barracudino” come diminutivo affettuoso, più intimo, più vicino al cliente. «Monza non è Milano», spiega Madau, «qui la gente cerca calore, vuole mangiare bene, ma senza sentirsi fuori posto. Così ho costruito un locale elegante ma accogliente, dove si mangia in modo riconoscibile e sincero».

Il risultato è una cucina limpida, concreta, che non rinuncia al piacere della sorpresa. I piatti nascono da ricette chiare, da un linguaggio diretto, ma custodiscono sempre un piccolo colpo di scena. «Il cliente deve leggere il menù e capire subito cosa trova nel piatto; poi, al momento dell’assaggio, arriva il dettaglio che non si aspetta». Dietro questa filosofia si nasconde un’idea di ospitalità quasi letteraria: dove la lingua quotidiana diventa arte, al Barracudino la semplicità è elevata a eleganza. È una cucina che parla una una dialettica domestica elevata.
Il legame con la pasta nasce molto prima del ristorante. «Da bambino guardavo mia madre, pugliese, preparare orecchiette e strascinati. Io la osservavo e pensavo: da grande voglio imparare a farla ‘bene’, come nei ristoranti, mantecata e cremosa». Quel ricordo è diventato il punto di partenza di una passione che oggi si traduce in piatti iconici come il Risotto allo zafferano, gambero crudo al gin e liquirizia, l’Amatriciana di tonno fresco o l’Aglio, olio e peperoncino ‘Black Edition’, realizzato con aglio nero fermentato. «Sono ricette semplici, ma raccontano chi sono», spiega. «La gente le riconosce e le chiede ancora dopo anni».

Nel menu la pasta ha un ruolo centrale, quasi affettivo. «È un comfort food, un piatto democratico, che fa sentire a casa», dice Madau. In un’epoca di rincari e di mode effimere, la pasta resta un simbolo di autenticità e accessibilità.
Nel suo ristorante convivono pasta secca di alta qualità e pasta fresca fatta in casa, dalle orecchiette alle tagliatelle, fino ai cavatelli stagionali con porcini o cinghiale. «Non amo le paste precotte, la facciamo sempre espressa, anche se richiede tempo. La qualità giustifica l’attesa». La pasta Barilla Al Bronzo è un’alleata di valore: «Ha una consistenza autentica, quella ruvidità che cattura i sughi e restituisce gusto. È una pasta che si comporta da protagonista: la cuociamo leggermente al dente e la mantechiamo in padella, ottenendo ogni volta una cremosità impeccabile». È diventata una presenza fissa nel menù del pranzo, dove ogni giorno cambia la proposta, ma la pasta non manca mai.
Il Barracudino di Madau è così: una tavola che sa coniugare la concretezza lombarda e la passione mediterranea, la memoria domestica e la tecnica professionale. È una cucina di equilibrio, dove nulla è lasciato al caso e tutto nasce dal desiderio di far stare bene le persone.