Ricette
Dry Martini 2.0 di Federico Volpe
Procedimento
Versare il gin e il Vermouth dry in una coppetta,
servire nella coppetta decorata in maniera diversa sui due lati: su una parete, una spennellata di gel di olive, unito alla polvere di olive; sull’altra una spennellata di gel di una soluzione pickle (aceto di mele, zucchero e acqua) unita alla polvere di cipolla rossa di Tropea.
Completare con oli essenziali di limone.
Si tratta di una rivisitazione del Martini Cocktail (gin, vermouth dry, twist di limone) la cui particolarità consiste nella destrutturazione – sulle pareti del bicchiere – dei tre modi più diffusi per servirlo: da una parte viene gelificato un brodo di olive, poi spennellato su un lato del bicchiere e cosparso di polvere di olive (Dirty Martini); dal lato opposto viene spennellata invece una soluzione Pickle (acqua, zucchero e aceto di mele), cosparsa poi di polvere di cipolla rossa di Tropea (Gibson)
servire nella coppetta decorata in maniera diversa sui due lati: su una parete, una spennellata di gel di olive, unito alla polvere di olive; sull’altra una spennellata di gel di una soluzione pickle (aceto di mele, zucchero e acqua) unita alla polvere di cipolla rossa di Tropea.
Completare con oli essenziali di limone.
Si tratta di una rivisitazione del Martini Cocktail (gin, vermouth dry, twist di limone) la cui particolarità consiste nella destrutturazione – sulle pareti del bicchiere – dei tre modi più diffusi per servirlo: da una parte viene gelificato un brodo di olive, poi spennellato su un lato del bicchiere e cosparso di polvere di olive (Dirty Martini); dal lato opposto viene spennellata invece una soluzione Pickle (acqua, zucchero e aceto di mele), cosparsa poi di polvere di cipolla rossa di Tropea (Gibson)