Valeria Piccini: la vita come maestranza

Tra amore ed equilibrio, la cucina di Valeria Piccini nel cuore della Maremma.
«Da lei si amava la cucina e s’imparava a cucinare, instaurando un rapporto simbiotico con la materia prima, dalle bestie che arrivavano intere da lavorare alla frutta e verdura dell’orto da trasformare in conserve. Non c’era soluzione di continuità tra queste e la preparazione della linea, tra la trincea del servizio e la preparazione del rancio per la brigata: quello con la materia edibile, tutta, era un rapporto totale, viscerale, in cui la manualità, la ritualità e il rispetto verso ciò che manipolavamo erano dogmi». Sono queste le parole di Luigi Lepore, uno dei tanti giovani apprendisti cuochi di Valeria Piccini, la chef patron del ristorante Da Caino.

L’attitudine dell’insegnamento di Valeria arriva da lontano. Risale all’infanzia, ai primi rudimenti in cucina appresi – o, meglio, rubati con gli occhi – da Nonna Ada e dalla mamma; al legame con il padre, agricoltore; all’ingresso da giovanissima nella trattoria dei genitori di Maurizio Menichetti, suo moroso di allora e poi marito, dove Angela, sua futura suocera, la introduce al mondo della pasta.
Quella che era la trattoria di Carisio, detto Caino, il papà di Maurizio, e di Angela, sua madre, diventa ben presto il posto dove Valeria e suo marito rodano il futuro, lei in cucina, lui in sala, appassionato di vino e suo grande narratore.
Nuove tecniche di cottura, nuovi ingredienti in una cucina sempre intimamente e orgogliosamente connessa alla memoria, alle radici, alla Maremma, madre ispiratrice e generosa dispensatrice di straordinaria materia prima.

Rigore. Pazienza. Insegnamento. Ascolto. Rispetto. Sostenibilità. Manualità. Territorialità. Silenzio. Sì, anche silenzio, fondamentale quando si è assorti nel proprio lavoro e ogni distrazione può rivelarsi fatale per l’esito finale. Sono solo alcune delle parole chiave del lessico di Valeria, il suo mantra quotidiano, quelle che tornano spesso in quello che fa e dice, nella trasmissione del suo sapere e della sua esperienza alle giovani leve che hanno la fortuna di entrare nella sua cucina e farsi adottare come figli.

Estratto di "Valeria Piccini Ristorante Caino" di Danilo Giaffreda nel N° 42 di ItaliaSquisita.

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