La Norvegia investe notevoli risorse nell’allevamento del salmone.
Il salmone d’allevamento norvegese è, infatti, il risultato di un programma di selezione e moltiplicazione del tutto simile a quello da sempre usato in agricoltura. Nel caso del salmone norvegese la parentela con i pesci catturati e allevati è ancora più stretta difatti il programma di allevamento si basa su un campione di quaranta stock di salmoni selvaggi provenienti dai migliori fiumi norvegesi.
Il salmone norvegese è, di fatto, l’unico pesce che può essere consumato crudo senza bisogno di essere abbattuto precedentemente. Le procedure standard di produzione e alimentazione applicate dall'industria dell’acquacoltura norvegese, garantiscono che le specie di salmonidi allevati in Norvegia non siano portatori di nematodi o di parassiti potenzialmente pericolosi per i consumatori. Pertanto, per quanto concerne i parassiti potenzialmente patogeni per la salute umana, l’Autorità Norvegese per la Sicurezza Alimentare ha dichiarato sicuro mangiare il salmone d’allevamento crudo, come nel sushi, senza un precedente abbattimento.
Il salmone è un pesce estremamente versatile che può essere preparato usando tanti tagli differenti e che può essere gustato al vapore, al forno, fritto, grigliato, lessato, crudo, marinato o affumicato. E a proposito dell’affumicatura, è interessante sapere che questa lavorazione non modifica il valore nutrizionale del salmone fresco; semmai si contraddistingue per un leggero aumento del contenuto di sodio.
La diversità dei piatti è evidente anche nelle preparazioni a crudo: dai sushi e sashimi giapponese, alla tartare francese, il carpaccio italiano e il ceviche latino americano. Pochi altri prodotti si adattano così bene alle diverse abitudini culinarie di tutto il mondo.
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Sostenibilità
Il salmone norvegese proviene dal meraviglioso e incontaminato ambiente naturale della Norvegia. L’acquacoltura norvegese viene attuata nell'ambiente naturale e ciò impone obblighi a tutti gli operatori coinvolti. Per questo motivo, la sostenibilità nel settore dell’acquacoltura è più di un semplice slogan, è un prerequisito fondamentale per l’esistenza stessa e la redditività del settore. Prima di tutto è necessaria un’apposita licenza, rilasciata dal Direttorato della Pesca, la quale deve assicurare che l’impatto sull'ambiente sia il minimo possibile. Le autorità, la ricerca e l’industria collaborano per permettere all'acquacoltura norvegese di operare in una cornice sostenibile e di forte rispetto per la natura.
Fake News da sfatare
Utilizzo di antibiotici/sostanze chimiche per far crescere il salmone.
Gli antibiotici non sono quasi per nulla utilizzati nell'acquacoltura del salmone norvegese e ciò è dovuto a una regolamentazione severa e vaccini efficaci. In effetti, meno dell'1 percento di tutti i pesci allevati in Norvegia ricevono antibiotici e questo è anche motivo di lode dall'OMS
Allevamento come” forma di maltrattamento dei salmoni” e “forma di limitazione della libertà dei salmoni”.
Il benessere dei pesci allevati significa per loro vivere “sereni” e dunque non ammalarsi. Le gabbie norvegesi per legge devono rispettare il seguente contenuto: minimo 97,5 % acqua e massimo 2,5% pesce. Qui il riferimento alla normativa norvegese. La Norvegia è stato il primo Paese a legiferare sul benessere dei pesci allevati (nel 1974); le violazioni a questa norma possono portare a condanne fino a tre anni di carcere.
Salmone selvaggio considerato migliore di quello di allevamento.
Secondo il Comitato Scientifico Norvegese per la Sicurezza Alimentare (VKM) gli effetti positivi del consumo di pesce, come il salmone d'allevamento, superano chiaramente il rischio non significativo rappresentato dai livelli attuali di contaminanti ambientali e altre sostanze estranee rilevate. Grazie al mangime di cui si nutre, oggi il salmone d’allevamento contiene meno contaminanti ambientali di quello selvaggio.
Per tutte le informazioni e le curiosità vi invitiamo a visitare il sito del Nowergian Seafood Council e il sito Seafood from Norway.
NSC (Norwegian Seafood Council) è un ente fondato dal Ministero della Pesca nel 1991 con sede a Tromsø, avente il compito di vegliare sulla commercializzazione dei prodotti ittici norvegesi nel mondo e divulgarne la cultura, attraverso attività di marketing e di informazione.
NSC agisce anche da organismo di consulenza per il Ministero della Pesca, predisponendo una linea di condotta coerente per la protezione delle risorse del mare e per la sicurezza dei suoi prodotti. Costituisce un “ponte” tra i consumatori del mondo e l’industria del pesce norvegese e, attraverso il suo complesso operato, sostiene e rafforza la posizione della Norvegia nel mercato ittico mondiale. Tra i suoi compiti ci sono anche: le attività promozionali e di PR sia in Norvegia che all’estero, le attività amministrative, la raccolta e pubblicazione di dati e statistiche sulle esportazioni dei prodotti ittici norvegesi, la presenza assidua agli incontri in cui si discutono i temi d’attualità come la pesca sostenibile e l’ambiente.
E’ presente nei seguenti Paesi: Italia, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Italia, Giappone, Brasile, Stati Uniti e Cina.
Prodotti di qualità
L'eccellenza del salmone norvegese
Dalle fredde acque della Norvegia alle tavole di tutto il mondo: il salmone norvegese fra ricette, curiosità e fake news da sfatare.