Anarchia enogastronomica, quindi, intesa come mancanza di tendenze e punti di riferimento fissi nel panorama della Cucina globale e la conseguente affermazione della libertà creativa e della genialità dei singoli interpreti. Il tema, più elaborato e azzardato di quelli precedenti, ha colpito nel segno: gli chef nazionali ed internazionali ne sono stati conquistati, trasmettendo il proprio entusiasmo durante le dimostrazioni e gli showcooking che hanno rallegrato il Salone. Mostri sacri italiani quali Davide Scabin, Igles Corelli, Paolo Lopriore, Marco Stabile, Pino Cuttaia, Giancarlo Morelli, Matteo Monti, Mauro Elli, Fabrizio Ferrari, oltre all’anglodanese Paul “The Paul” Cunningham, al team del Postrivoro e al bartender Luca Picchi, hanno calcato la scena di Ristorexpo esprimendo con parole e piatti propri l’Anarchia Enogastronomica dilagante.
A coronamento del successo e della rilevanza nazionale assunta dal Salone, hanno deciso di onorare Ristorexpo della loro presenza eccezionale personaggi del calibro di Gualtiero Marchesi, il Maestro per eccellenza della cucina made in Italy, di Davide Paolini, il divulgatore di cultura enogastronomica conosciuto come il Gastronauta, di Rocco Pozzullo, Presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi, e di Giacomo Mojoli, giornalista specializzato nella filosofia del Food&Wine.
Un trionfo per la ristorazione a 360°, una conferma del ruolo di precursore delle correnti culinarie che Ristorexpo e i suoi claim ricoprono da anni: una mostra che, giunta alla piena maturità con i 18 anni della scorsa edizione, continua a crescere e ad evolversi. Come solo le migliori iniziative sanno fare.
Appuntamenti
Ristorexpo 2016
Ristorexpo, il famoso Salone dedicato alla Ristorazione professionale, ha puntato quest’anno su di un claim fuori dagli schemi: l’Anarchia Enogastronomica.