Ristoranti

Riapre il ristorante meneghino Sant Ambroeus

Da poche settimane a Milano rinasce il Sant Ambroeus, insegna meneghina simbolo di istituzione.
Il Sant Ambroeus di Corso Matteottti viene inaugurato nel 1936, con la titolare Teresa Cattaneo: inizialmente solo una pasticceria, diventa poi un bar e anche una tavola calda, entrando nel cuore della Milano bene. Negli anni '70 la proprietà passa alla famiglia Pauli, il quale decide di fare il salto oltreoceano e di aprire il primo Sant Ambroeus a New York, sulla prestigiosa Madison Avenue. Il successo di questo primo esperimento statunitense porta all'espansione del marchio e all'apertura di altre sedi americane.

Concentrando i propri sforzi negli USA, i Pauli vendono la proprietà del locale milanese alla famiglia Festorazzi, che l'ha gestita fino al 2021. Intanto Dimitri Pauli nel 2003 entra in società con l'imprenditore Gherardo Guarducci, che arriva a gesitre 18 ristoranti negli Stati Uniti, con tre brand e un obiettivo in mente: tornare un giorno a Milano.
Traguardo raggiunto con l'acquisizione dell'anno scorso a novembre 2022, con la riapertura di un Sant Ambroeus milanese completamente rinnovato. Nessuno stravolgimento, ma anzi la conferma della bellezza di quello storico bar: merito del designer Fabrizio Casiraghi.

Si trovano molte novità nella proposta gastronomica del Sant Ambroeus: la pasticceria e il caffè sono ancora parte fondamentale della sua identità, ma a questi si aggiunge anche un nuovo investimento sulla ristorazione di cui è responsabile il fiorentino Iacopo Falai, da dieci anni direttore culinario di SA Hospitality, è lui stesso a supervisionare il lavoro nel locale milanese: la cucina è affidata all'executive Walter Casiraghi.
L'impronta americana si può cogliere nell'elaborazione della proposta e anche nell'ambizione di poter offrire una cucina attiva per tutto il giorno.

A colazione, ci si può affidare ai classici dolci e salati; la carta cambia poco tra pranzo e cena, con grandi classici come Mondeghili, Costoletta e Ossobuco, ma anche il Sant Ambroeus Burger, che è un classico d'oltreoceano, il Lobster Roll, il Fritto misto Palm Beach style.

Ottimi anche i piatti che raccontano le radici toscane di Falai: gli Gnudi toscani con ricotta ed erbe selvatiche, così come gli Stracci al ragù di cinghiale o infine il Petto d'anatra di Miroglio con radicchio, foie gras, composta di more e mirtilli.
Si mangia bene al Sant Ambroeus e si beve altrettanto bene, grazie a una carta già molto ampia, firmata da Jacopo Giustiniani, responsabile delle cantine.
Si nota una particolare attenzione alle etichette italiane e una giusta presenza delle eccellenze francesi, ma nel corso dei prossimi mesi l'offerta si amplierà ulteriormente.

E per le feste natalizie non mancano ovviamente i panettoni Sant Ambroeus, già molto amati da milanesi, in tre versioni: il classico meneghino, al cioccolato fondente e ai maron glacé.
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