Durante l’incontro i rappresentanti del Consorzio si sono confrontati con giornalisti ed esperti su alcuni dei temi cardine delle strategie del comparto: benessere animale e alimentare, sicurezza alimentare, tracciabilità della filiera e rapporto tra persone e territorio.
Benessere animale e alimentare
Strettamente legato all’impatto ambientale, il benessere animale è uno dei punti cardine che la Commissione europea ha fissato con la strategia Farm to Fork quale chiave per costruire una filiera agroalimentare sostenibile che funzioni per i produttori, i consumatori e il pianeta. Durante la tavola rotonda ci si è soffermati sul concetto che il prodotto finale non deve essere disgiunto dalla materia prima e che quindi risultano importanti sia il metodo di allevamento dell’animale che il suo benessere. Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, al fine di garantire il benessere animale negli allevamenti del circuito DOP, aderisce al Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale, i cui obiettivi sono assicurare la qualità alimentare e la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei processi produttivi del settore zootecnico, migliorare la salute degli animali, ridurre le emissioni ambientali e fornire al consumatore una corretta informazione sul benessere animale.
Tracciabilità del prosciutto
Un particolare focus dell’evento è stato il dibattito sull’innovativo sistema di tracciabilità del San Daniele DOP. Le prime fasi di tracciamento delle cosce comprendono l’apposizione di un tatuaggio applicato ai suini alla nascita, che certifica l’origine e l’allevamento degli animali. Il secondo segno di tracciabilità è applicato in fase di macellazione attraverso un timbro recante il codice identificativo dello stabilimento di selezione. Infine, nei prosciuttifici, ogni coscia viene identificata per la DOP attraverso un marchio che comprende anche la data di inizio di lavorazione. Per garantire un sistema di tracciabilità più efficiente, grazie alle innovative applicazioni informatiche, dal 2018 il Consorzio ha lanciato il Portale San Daniele, una banca dati contenente tutti i documenti relativi alla produzione del San Daniele DOP inseriti direttamente dai produttori e che consente - tra l’altro –all’organismo di controllo di effettuare le verifiche documentali in tempo reale, a cui si aggiunge anche il Rift - Registro italiano filiera tutelata, il sistema informatico, attivo dal 1° gennaio 2020, che raccoglie, aggrega e organizza tutti i dati registrati da allevamenti, macelli e laboratori di sezionamento ai fini della identificazione, tracciabilità e controllo della materia prima per le DOP.«La produzione del Prosciutto di San Daniele è di tipo artigianale – ha affermato il presidente del Consorzio Giuseppe Villani – votata alla sostenibilità. Questo concetto è strettamente legato al nuovo ruolo sociale che le imprese industriali, a ogni livello, possiedono per prendersi cura della persona. Per il Consorzio del Prosciutto di San Daniele l’obiettivo di sostenibilità è coniugato su due elementi: il prodotto e l’essere umano che abita il territorio in cui tale prodotto, in questo caso il San Daniele DOP, è realizzato. Sostenibilità è anche sinonimo di qualità, di eccellenza, di rispetto e di benessere. Il confronto su questo tema e sulle varie declinazioni, volutamente impostato con la formula della tavola rotonda, ha permesso di innescare un dibattito non a senso unico, ma che coinvolgesse tutti i presenti in uno sano scambio di opinioni».