Venticinque anni e una laurea in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulle nuove coperture di cioccolato, Giacomo condivide la passione paterna per il cioccolato e porta avanti la visione che vuole fare della Pasticceria Besuschio un locale sempre più all’avanguardia, aperto agli stimoli e alle suggestioni che ha raccolto nei suoi numerosi viaggi per il mondo.
“La tradizione è la base della pasticceria, fa parte della nostra famiglia, permette di raccontare chi sei e da dove vieni” dichiara Giacomo, che accanto al padre in questi anni ha visto far ritorno sui banchi della pasticceria di Piazza Marconi prodotti da forno quasi dimenticati, come il pan mèin, riproposto in veste nuova, una sorta di ponte tra passato e presente. Il nuovo volto della Pasticceria Besuschio sa bene che la tradizione è un punto di partenza imprescindibile per la sua attività, ma non rinuncia ad esplorare nuove tecniche e preparazioni.
Il locale è stato completamente rinnovato, grazie a un progetto dell’architetto Simone Colombo che, pur conservando i tratti più caratteristici degli spazi interni, ha trasformato gli ambienti in una vera e propria boutique, dove le creazioni sono valorizzate al meglio dietro le vetrine illuminate del bancone, come fossero gioielli.
La passione di questa famiglia per la pasticceria italiana ha dato vita in oltre centosettant’anni di attività ad un luogo di degustazione che, oltre a ricevere importanti riconoscimenti a livello nazionale,è una tappa obbligata per chef e gastronomi che prima di arrivare a Milano vogliono fermarsi ad ammirare le creazioni della pasticceria e confrontarsi con una famiglia che ha una lunga storia da raccontare.Tutti i giorni foodlovers da Milano e provincia, pur di assaggiare una creazione firmata Besuschio, sono disposti anche ad arrivare correndo lungo il Naviglio Grande.
Tra i dolci su cui da sempre la Pasticceria Besuschio ha costruito la propria fama c’è il panettone, dolce milanese per eccellenza, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.
Ad Andrea Besuschio si deve l’intuizione, in tempi ancora non sospetti, che questo ricco lievitato avrebbe potuto essere venduto tutto l’anno, come un prodotto senza stagione e proposto in tante originali varianti. Sono così nati dolci come il Fior di Gianduia, (2007) con albicocche, noci pecan e cremosi cubotti di gianduia fondente, o il Crakelè (2010), a base di fave di Tonka e vaniglia Burbon, cui sono aggiunti pezzi di marroni della Val di Susa e scorza candita di limoni della Costiera Amalfitana.
Pasticceria Besuschio: ispirare il futuro
Giacomo Besuschio, esponente della sesta generazione della famiglia di Abbiategrasso, da anni accanto al padre Andrea in laboratorio e a settembre 2018 al suo fianco nella guida del locale di Piazza Marconi.