Una svolta più che positiva per le quotazioni, con oscillazioni del prezzo tra 10,25 €/kg e 10,40 €/kg di Parmigiano Reggiano 12 mesi. E ancora 2,35 miliardi di euro, l’ammontare delle vendite realizzate nel 2020, contro le 4,09 milioni forme del 2021 che hanno generato un massimo storico di 2,7 miliardi di euro.
Le 163 mila tonnellate vendute sono una conferma della continua espansione verso mercati esteri che garantiscono una grande opportunità di sviluppo per una produzione in continua crescita.
La quota export è pari al 45% (+2,9% rispetto al 2020). Il primo mercato sono gli Stati Uniti (21%), seguito da Francia, Germania e Regno Unito e Canada. In calo il Regno Unito (-15,6%) a causa di Brexit e la Germania.
L’Italia, rappresenta il 55% del mercato: la GDA rimane il primo canale distributivo (51%), seguita dalle vendite dirette dei caseifici che registrano un forte aumento, e dall’industria (14%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti. Il canale Horeca rimane in potenziale di sviluppo.
Il caseificio ha schivato i colpi della pandemia egregiamente. Oltre ad allargare i consumi, ha trovato la stabilità dei prezzi alla produzione: la quotazione al chilo di Parmigiano Reggiano 12 mesi, nel 2020 era stata di 8,57 €, nel 2019, di 10,76 € e nel 2020 10,34 € (fonte: Borsa Merci Comprensoriale di Parma).
A causa di un aumento produttivo trainato dai prezzi e dalla domanda, dovrà fronteggiare il mercato con un piano marketing e nuovi piani produttivi, strumenti principali per poter garantire un miglior posizionamento e verso una direzione di maggior sviluppo nel lungo periodo.