LA STORIA
Quest’anno il ristorante Elodia compie 42 anni. Tanti ne sono passati da quando l’omonima signora abruzzese aprì un’insegna che ha superato quattro decenni, una generazione di famiglia, innumerevoli cambi di tendenze gastronomiche e un terremoto. Il filo rosa della cucina è ora tenuto dalla figlia più piccola, Nadia, e da sua sorella Wilma, mentre in sala c’è Antonello, il fratello sommelier, e oggi «si sta avvicinando addirittura la terza generazione, i suoi figli stanno imparando il mestiere».
Prima di essere ambasciatrice ed esploratrice dell’aquilano, Nadia ha lavorato con mostri sacri come Ferran Adrià. Di cose belle come questa, e di cose terribili come il terremoto del 2009, Nadia parla con la stessa quieta dignità: il terremoto ha spezzato la continuità decennale di Elodia, e «abbiamo dovuto cambiare location. Dalla sede storica ci siamo spostati nella struttura dove prima facevamo solo eventi, ma la nostra intenzione è tornare dov’eravamo prima. L’importante è non essersi arresi».