Gli Spigaroli a inizi Novecento divennero titolari anche di due caselli sulle sponde del Po. Investendo su di un piccolo battello di collegamento, fecero fiorire nel tempo gli approdi di quell’umile rotta contadina trasformandoli prima in ritrovi, poi in osterie, poi ci appoggiarono pure una sala da ballo.
Tra i fumi del prezioso lambrusco disperso ad arte, alcuni operai a ciclo continuo insaccano carne macinata infilando pasta di maiale in intestini pescati da vaschette di plastica. «Fabbricano salame gentile. Tutti i ragazzi che vedete li ho cresciuti personalmente per questo lavoro, facendo loro vedere come si fa. Ogni cosa, passo passo. Mio padre Marcello ripeteva che non si può insegnare se non quello che si sa fare».
Tra i fumi del prezioso lambrusco disperso ad arte, alcuni operai a ciclo continuo insaccano carne macinata infilando pasta di maiale in intestini pescati da vaschette di plastica. «Fabbricano salame gentile. Tutti i ragazzi che vedete li ho cresciuti personalmente per questo lavoro, facendo loro vedere come si fa. Ogni cosa, passo passo. Mio padre Marcello ripeteva che non si può insegnare se non quello che si sa fare».
Estratto di Simone Mosca di "Maiali nella nebbia" nel N° 42 di ItaliaSquisita