A conquistare la giuria formata dal Maestro Apei Pietro Macellaro, dallo chef bistellato de La Torre del Saracino, Gennaro Esposito, dal veterano della pasticceria campana, Sabatino Sirica, e da Antimo Caputo, è stata una monoporzione con una base di frolla classica alla vaniglia e limone sormontata da un croccantino alla mandorla, un biscuit alla mandorla, un bignè farcito di gelée di mandarino di Ciaculli e un cremoso alla vaniglia. Il tutto ricoperto da una bavarese allo yogurt e fiori d’arancio punteggiata da petali di fiori edibili e scaglie d’oro. La monoporzione, alla quale la pasticciera ha dato il nome O’ Patron, sarà presto disponibile nelle due pasticcerie Denis Dianin di Selvazzano Dentro e di Cittadella.
«Dedico questo premio a Napoli e alla sua gente. E, naturalmente, a San Gennaro di cui ho approfondito la storia per creare questo dolce. Sono grata alla giuria per aver apprezzato la mia monoporzione e per le belle parole usate per definirla. Sto vivendo un sogno e non vedo l’ora che anche i clienti della pasticceria Dianin possano assaggiarla», ammette la pasticciera.
Ventisei anni, veneziana di San Donà di Piave, Ludovica Faiotto dallo scorso autunno affianca il Maestro nelle due pasticcerie del Maestro Denis Dianin. Dopo aver iniziato a 15 anni in un piccolo laboratorio di Jesolo, si è specializzata nella pasticceria alberghiera lavorando in alcuni dei più prestigiosi hotel veneziani e continuando la sua formazione frequentando corsi con Iginio Massari, Stefano Laghi, Omar Busi e il campione del mondo di pasticceria Emmanuele Forcone. Da lì si è spostata a Cortina D’Ampezzo alla corte degli Alajmo, per poi approdare alla pasticceria Denis Dianin.