Chef

Lorenzo Cogo, il piccione e il potere di Twitter

Lo chef Lorenzo Cogo e Carlo Spinelli hanno ideato uno show cooking speciale alla BlogFest 2013: gli utenti di twitter decidono ingredienti e cotture.
Chiamiamola pure avanguardia, spirito 2.0 oppure marketing e comunicazione gastro-digitale, fatto sta che i social network sono entrati definitivamente all’interno della realtà gastronomica, veramente. All’interno della BlogFest 2013 di Rimini infatti, nel bel giardino sul lungomare dell’I-Suite Hotel, è stata organizzata da Paola Sucato tutta la parte “food”, attraverso esibizioni culinarie di grandi chef, laboratori e panel informativi. E se ne sono viste delle belle (vedi programma).   Tra false spugne commestibili di Alessandro Negrini (Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano) e Luca Abbadir (La Madonnina del Pescatore a Senigallia) e cocktail d’autore, anche il giovane Lorenzo Cogo del ristorante El Coq a Marano Vicentino ha realizzato uno show nuovo e inedito: trasformarsi in robot cuciniere ed eseguire i comandi virtuali del popolo di Twitter. “Usa questi ingredienti, cucina in questo modo, impiatta in cotal maniera..” Ecco il gioco dunque, alla faccia di alcune chef star che solo per cucinare e parlare del proprio piatto hanno bisogno di un mese di preparazione. Ma questa è un’altra storia.   Lorenzo Cogo è il cuoco stellato Michelin più giovane d’Italia, ma anche forse quello che si mette più in gioco, facendo dello scherzo e dell’ironia i suoi cavalli gustosi di battaglia. Insieme a Carlo Spinelli (scrittore di cibo e Doctor Gourmeta sul web) hanno spinto gli ospiti presenti live e quelli online su Twitter a partecipare per la prima volta a una ricetta di cucina creativa, tutti insieme all’unisono, attraverso l’hashtag #cogoergosum. Le barriere sono state abbattute, il rapporto tra il commensale e il cuoco si è fatto dunque più immediato e spudorato, senza limiti d’intento e di partecipazione. Ma come è andata veramente questa performance?   Una volta messi su Twitter gli ingredienti disponibili (vedi foto), il pubblico live e online ha scelto l’elemento protagonista: il piccione. Ecco quindi subentrare lo chef 2 stelle Michelin Alessandro Negrini per provocare un terremoto organolettico: «Lorenzo, perché non usi anche il collo e la trachea?». Detto fatto: ecco iniziare un brodo, proprio con collo e trachea del piccione, e qualche fogliolina di menta. Poi viene suggerito di usare il polline, i fiori fucsia di pisello indiano, le gemme di riso e i mirtilli. A questo punto subentra l’autosufficienza di Lorenzo Cogo che “adatta” il piatto con rapa nera e bianca, rigorosamente crude, portulaca, cipollotti (messi a bollire intelligentemente nel brodo di collo e trachea), menta e un coulis di mirtilli. Un vero lavoro di equipe per questa cucina creativa “improvvisata” via Twitter!   Dopo un’ora esatta e innumerevoli scherzi sarcastici via web, il piatto è finalmente pronto: Petto di piccione, battuto di collo e trachea, portulaca, crema di gemme di riso, cipollotti caramellati, polvere di polline, salsa agro-amara di mirtilli, rape nature e fiori di pisello indiano. Un vero successo!   Complimenti a Lorenzo Cogo e a Carlo Spinelli per aver creato il primo piatto di alta cucina creativa attraverso Twitter e i sarcastici utenti del social network più in espansione del mondo.  

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