Una dimora di campagna contemporanea, dove accogliere chi desidera provare un'esperienza enogastronomica di altissimo livello. Questo il concetto alla base del progetto di restyling, seguito dall'architetto Diletta Stazzi, di Locanda Margon, il ristorante del Gruppo Lunelli immerso tra i vigneti a pochi passi da Trento.
Locanda Margon, che lo chef Alfio Ghezzi ha portato alle due stelle Michelin nel 2016, accompagna con il nuovo interior design il percorso di crescita della sua cucina, aggiungendo ulteriore piacevolezza agli ambienti e regalando così un'esperienza di ospitalità sempre più completa.
Come in una casa, gli ospiti sono accolti nel “Salotto Gourmet”, dove carte da parati e arredi vintage sono sapientemente abbinati a elementi del miglior design italiano, come le sedute B&B e le stoffe Dedar e Rubelli. L'attenzione all'italianità e alla raffinatezza dei nuovi ambienti si riflette nella proposta gastronomica, di cui la pulizia del gusto è l'elemento centrale, esaltato da una scelta di materie prime di altissima qualità, spesso legate al territorio trentino. Sono proprio prodotti provenienti da piccole realtà locali, se possibile con uno sguardo al sociale, ad arricchire la proposta gastronomica con sapori autentici, stimolando sempre nuovi abbinamenti con le bollicine Trentodoc.
La “Veranda”, immersa nel verde dei vigneti, ricorda i classici giardini d'inverno, con uno stile essenziale che sposa l’offerta gastronomica di questo spazio della Locanda, dedicato a chi non vuole rinunciare alla qualità anche in una cucina più semplice e veloce. Il risultato è un'ambiente armonico, dove gli spazi dialogano tra loro e con la cucina e si trasformano a seconda dei momenti in cui sono vissuti.
Locanda Margon si conferma così una tappa fondamentale del percorso del “Bello e del Buono” di Casa Ferrari, un itinerario che inizia con la visita in cantina, prosegue nella vicina Villa Margon, splendido complesso cinquecentesco, sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, e si conclude proprio alla Locanda con un viaggio enogastronomico legato alle bollicine Trentodoc.
Un viaggio che amplierà i propri orizzonti nei prossimi mesi proponendo il ciclo di cene “Quattro mani e mille bolle”, in collaborazione con altri grandi rappresentanti della cucina italiana. Primo appuntamento il 14 marzo con Nino di Costanzo, chef del Danì Maison di Ischia e maestro della cucina di pesce, per un’esperienza gastronomica in cui i sapori di montagna si alterneranno a quelli mediterranei, con un risultato che si preannuncia sorprendente.