Sono le dieci direttrici su cui si fonda il programma triennale del neo presidente dell’Associazione Le Soste di Ulisse Pino Cuttaia e del Direttivo, illustrato in occasione dell’assemblea dei soci che si è tenuta, ieri, 19 marzo, nella struttura Antica Filanda a Caprileone, in provincia di Messina.
“Queste dieci macro aree, da cui svilupperemo progetti specifici hanno a che fare con il cambiamento. – ha spiegato il presidente Cuttaia, nel suo intervento – L’una non può sostenersi senza l’altra. Dieci linee guida che nel corso dei prossimi tre anni si intersecheranno più e più volte per concretizzare l’idea che la nostra terra ha ancora bisogno di tanto lavoro per mostrare il suo volto più bello e noi siamo chiamati per essere interpreti, divulgatori, artefici di un cambiamento che è già in atto, ma che ha bisogno di nuova linfa per proseguire su basi solide. Sarà nostra cura riservare un occhio di riguardo ai giovani e ai piccoli produttori, poter dar loro una sostanziale mano di aiuto per emergere e farsi conoscere. Sono loro che rappresentano la vivacità della nostra terra e la naturale evoluzione del nostro mestiere, sia nell’ambito del cibo che dell’accoglienza, elementi che rappresentano la Sicilia, ovunque, nel mondo”.
Pino Cuttaia, dinnanzi un’attenta platea di addetti ai lavori, ha illustrato il percorso che vorrebbe compiere, proseguendo a step, per radicare meglio ciascuna idea e farla crescere affinché possa divenire un progetto concreto e tangibile.
“La nostra Associazione ormai si muove all’unisono – ha proseguito Cuttaia – e questo è un grande traguardo che hanno contribuito a costruire il nostro grande amico Enrico Briguglio e il presidente Ciccio Sultano che ha messo lungimiranza e cuore nel nostro progetto e che ringraziamo. Condivisione e passione, professionalità e costanza, rinnovamento e tradizione. Attraverso tutto questo, la nostra offerta che dovrà essere strutturata in modo sagace e professionale, potrà essere guardata con autorevolezza per vivere la nostra terra e il Mediterraneo con lo spirito di accoglienza. Ecco perché è nostra idea coltivare un vivaio di giovani cuochi e addetti di sala e di hôtellerie pronti a prendere il testimone e su cui riporre la nostra fiducia, perché a formarli siamo stati noi con la nostra visione d’insieme e di Associazione. Abbiamo bisogno – ha proseguito il presidente – di viaggiare, soprattutto insieme, per avere un confronto immediato e costruttivo, e apprendere culture ed usanze di altri paesi, per crescere e continuare la nostra formazione, sia individuale, ma anche come Associazione. Dobbiamo, in modo contestuale, essere insegnanti e allievi, anche al nostro interno, promuovendo stage e full immersion di natura tecnica su molti segmenti che riguardano la nostra sfera professionale. L’invito che rivolgo ai soci oggi presenti, e che ringrazio di cuore, è quello di crescere insieme e fare in modo che se qualcuno rimane leggermente indietro c’è sempre l’altro che porge la mano e lo tira accanto a sé. Questa l'immagine che mi piace quando penso a Le Soste di Ulisse, da sempre un gruppo di giovani amici visionari e forse un po’ matti che volevano fare grande la Sicilia!
Vi lascio – ha concluso il presidente Cuttaia, rivolgendosi alla platea – con un invito che in queste settimane mi ha tanto fatto riflettere. Guardiamo insieme il Mediterraneo, le sue genti, i grandi progetti che ci sono e le tante potenzialità, cerchiamo con la nostra Associazione di essere Ulisse”.