Appuntamenti

Le Eccellenze riunite con “Trentodoc Sulle Dolomiti”

Dal 2 al 5 febbraio torna in Val di Fassa la rassegna che abbina le bollicine di montagna a ottime proposte culinarie ladine.
Un’occasione straordinaria per assaggiare e confermare la fedeltà a un prodotto d’eccellenza del Trentino, così come quella alla valle e alle sue splendide montagne, attraverso i più diversi aperitivi e menù. La rassegna, rivolta in particolare agli ospiti italiani e stranieri che soggiornano in questi giorni in Fassa, è in collaborazione con la locale Apt e con quindici tra bar, rifugi e ristoranti che propongono diverse modalità di degustazione. 

Da giovedì a domenica si possono consumare aperitivi serali al Bar Faloria di Moena, al Winebar Enoteca Valentini di Canazei, a Le Giare di Pozza abbinato a “il mare sfizioso”, all’Albergo International di Canazei con salumi e formaggi trentini e al ristorante Rita Stube con “le delizie”. Gli spumanti trentini si sposano poi con i menù del territorio dei ristoranti (a pranzo e cena) El Filò di Pozza, Della Villa Restaurant di Campitello, Rifugio Fuciade al San Pellegrino, El Pael ed El Cianton di Canazei, nonché di Baita Checco al Ciampedìe di Vigo (a pranzo) e La Montanara di Canazei (a cena). Oltre alla degustazione con la pizza a La Stua di Ladins di Canazei, l’eccellenza spumantistica trentina non poteva mancare l’abbinamento raffinato con i menù stellati dei ristoranti Malga Panna di Moena (a pranzo e cena) e de L Chimpl da Tamion di Vigo (a cena dal 2 al 4 febbraio). 

Le bollicine proposte, nel corso della rassegna, rappresentano la migliore produzione delle quarantacinque cantine raccolte nel marchio Trentodoc, promosso dall’omonimo Istituto, fondato nel 1984. Gli spumanti sono il frutto di un attento disciplinare secondo cui avviene la lavorazione di uve Chardonnay, vitigno tra i più coltivati in provincia (circa il 26% della superficie vitata), Pinot nero, il Pinot bianco e Pinot meunier. La vendemmia è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia, da un minimo di quindici mesi a un minimo di trentasei per la riserva ma arriva fino a dieci anni sui lieviti nel caso dei Trentodoc più evoluti.
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