Così, riprendendo un filo rosso che vede negli anni ottanta (1982), a Milano, la nascita di un progetto editoriale innovativo e pioneristico, rivive oggi La Gola attraverso gli scritti di Alberto Veca, e la riproposta di una parte di essa -copertine bellissime e illustrazioni degli articoli selezionati- con l’originalità, la freschezza e un po’ di ironia di quei tempi. La Gola è stata una rivista progettata da quel geniale grafico che è stato Gianni Sassi e ideata da un gruppo di intellettuali “irrequieti” tra i quali Alberto Capatti e Antonio Porta, protagonisti dell’esordio successivo di Slow Food, con Carlin Petrini in testa, verso una nuova concezione, dopo gli anni del grande boom, dalla questione gastronomica, del cibo non più e solo per sfamarsi, ma come riscoperta di un riandarelento del saper apprezzare le culture che i diversi territori, i paesaggi, esprimono anche attraverso il cibo.
Il progetto editoriale si intende dal sottotitolo originale “Mensile del cibo, del vino e delle tecniche di vita materiale”, e percorre e interseca vari temi oltre alla gastronomia, come l’arte, la letteratura, il design, la filosofia, la scienza e la poesia. Veca, in questa attuale raccolta, rappresenta, con i suoi scritti, la sintesi di apprezzati contributors de La Gola, tra cui firme storiche e collaboratori come Giorgio Bocca, Gianni Brera,
Eleonora Fiorani, Manuel Vazquez Montalban, Pietro Leeman, Claudio Sadler, Alberto Veca, Luca Vercelloni, e altri ancora.