Gucci Giardino 25 e The Lodge: mixologia in movimento

Da Firenze a Napoli, “Gucci Garden 25” e” The Lodge “ inaugurano due nuovi imperdibili spazi da bere.
Da un lato l’eleganza di una delle maison di alta moda tra le più celebri al mondo a Firenze e dall’altra due giovani e noti bartender alle prese con un nuovo progetto dalle atmosfere soffuse e segrete a Napoli.

Si tratta di Gucci Giardino 25 - un numero non casuale, trattasi del talismano di Alessandro Michele, direttore creativo del brand, scelto in segno augurale per questa nuova scommessa - il nuovo cafè&cocktail bar dell'omonima famiglia, e di The Lodge, uno speakeasy privo di parola d’ordine nel suggestivo centro storico del capoluogo campano.

GUCCI GIARDINO 25
Il timone dei miscelati di Gucci Giardino 25 è stato affidato a
Martina Bonci, nota bartender di origini umbre che, dopo una rigida selezione, ha conquistato con successo il cuore della Maison a cui ha dedicato un drink dal nome “1921”, l’anno di fondazione della casa di moda.
Lo spazio inaugurerà il 14 Febbraio in Piazza della Signoria 37 a Firenze e condividerà alcuni spazi con la vicina “Osteria Gucci”, di cui Massimo Bottura cura il menu. Gli eleganti saloni colorati e pieni di fiori, onoreranno lo storico fioraio che vi era prima, sposando armoniosamente lo stile artistico fiorentino e della maison stessa.

THE LODGE
In una Napoli "segreta” dal 10 Dicembre, 4 mani esperte parlano di personaggi storici attraverso imperdibili signature drink in uno spazio dal soffitto a volte e un lungo corridoio dall’atmosfera prospettica, infinita e misteriosa. Si trova in Via Loggia dei Pisani al piano inferiore del palazzo che ospita Aria - ristorante 1 stella Michelin dello chef Paolo Barrale.
Giuseppe Pisaniello e Mirko Maurello, reduci da notevoli trascorsi dietro noti banconi d’Europa fra cui Soho House a Londra e Bulk di Milano, conducono il The Lodge verso un’esperienza unica.  
I drink sono ispirati ai grandi personaggi della storia dove per esempio la Kombucha è l’ingrediente che caratterizza la miscela “Alexandre Dumas”, il Burbon è scelto per il drink “Carlo Magno” e un bicchiere a forma di guscio d’uovo è stato appositamente realizzato per il signature “Van Gogh.”

Due luoghi, due stili e altrettanti bartender diversi popolano il palcoscenico della mixologist italiana, ma con un obiettivo comune: degustare la storia, sia di un’importante atelier di moda, sia di un celebre personaggio che dai libri di scuola, si tuffa nei nostri bicchieri! 

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