Tra i ristoranti ad Alba, capitale delle “scaglie” tartufate, Enrico Crippa del Piazza Duomo lo ha completamente disidratato per sintetizzarne il sapore. Eccolo quindi protagonista nella Crema di patate e uovo di quaglia affumicato nel tè Lapsang Souchong; poi il visionario e balsamico Risotto al cardamomo nero e tartufo bianco, e infine il Cuore di cardo gobbo di Nizza Monferrato con crema di cardo, tartufo nero e bianco con bagna cauda leggera. Sensazioni uniche nelle arterie delle Langhe (vedi i migliori ristoranti nelle Langhe).
Spostandosi invece verso l’Emilia Romagna, ci si può tuffare nel gustoso sapore del tartufo bianco dei Colli Bolognesi, grazie allo chef Alberto Bettini della Trattoria Locanda da Amerigo a Savigno (BO). Cucina tradizionale e afrodisiaca: Tigelle cotte nella pietra con salsa leggera di uovo e tartufo crudo, Passatelli asciutti con fonduta di Parmigiano Reggiano invecchiato 2 anni e tartufo bianco e Soufflè di albume ripieno di tuorlo crudo e tartufo. Che scorpacciata casereccia, che goduria contadina!
E per concludere alla grande, la nostra ghiottoneria deve viaggiare fino in Toscana, nella medievale San Miniato (PI), dal giovane Gilberto Rossi del ristorante Pepenero. Qui la gola viene stupita dal Timballo di manzo Angus marinato con fonduta di ricotta fresca e tartufo bianco delle colline sanminiatesi, i Tortelli di panzanella con sminuzzato di coniglio e tartufo bianco, e il dessert “Tartuciocco”, ossia una cremosa mousse al cioccolato bianco e tartufo bianco.
Il tubero più invidiato della Terra, come non l'avevo mai assaggiato prima!
Foto by Cristian Parravicini per Doctor Gourmeta, Con i Piedi per Terra.
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