Il ristorante Caino di Valeria Piccini compie 50 anni

Una storia di famiglia e d’amore in tutte le sue accezioni. Un ristorante che non è solo un luogo in cui vivere un’esperienza di gusto, ma molto di più.
Cinquanta anni di viaggi per il mondo a carpire e conoscere i gusti altrui per poi fare ritorno a casa, in Maremma, a rafforzare quella identità toscana e femminile del ristorante Caino, mai straniante e sempre sorprendente. 

Una storia di rispetto e fiducia, quella che nonna Angela ha saputo dare alla giovane fidanzata del figlio Maurizio, Valeria Piccini, insegnandole a cucinare e affidandole completamente il ristorante. Nel corso degli anni la professionalità nell’accoglienza e nell’ospitalità si è approfondita fino a diventare quasi proverbiale, perché oggi Caino è al contempo un tempio di eleganza e raffinatezza unito alla genuinità e umanità che portano gli ospiti a sentirsi come a casa. 

La cucina della chef Valeria Piccini appaga ed è veritiera, sin dalle origini incentrata sulla materia prima per mantenerla "sincera" e genuina. I cardini su cui si orienta il suo pensiero sono stagionature, infusioni, nuovi utilizzi del quinto quarto, sovrapposizione bilanciata dei grassi, forte connessione con la natura e i suoi elementi, una concezione di una nuova cucina madre ma decisamente romantica. 

Una cucina che si è sempre adattata alle epoche, dove però non è cambiato nulla, mantenendo l'imprinting sempre più materico unito alla costante sperimentazione. Un'evoluzione che continua tra i fornelli grazie al supporto dei suoi sous-chef, Giuseppe Amato e Massimo Deinnocenti e alla pastry-chef Fabiana Lunghi, e in sala grazie al figlio Andrea, che ha saputo raccogliere l’esempio e l’eredità del padre Maurizio. 

Valeria, la sua cucina, i suoi ragazzi: tutto questo è Caino, fresco ma in completa armonia e continuità con il passato, perché si sa, la storia resta un faro imprescindibile.

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