
- Antipasto - “Battuta di gamberi rossi, caciotta e salsa alle nespole”; la freschezza del piatto è abbinata a quella del Biancolella d’Ischia di Antonio Marsella
- Primo piatto - “Variazione di paccheri al crudo di mare”, ogni pacchero di Gragnano farcito con un crudo diverso e abbinato a una salsa; il vino scelto è strutturato, è un Greco di Tufo da una sola vigna (un cru), si chiama “Carmelina” ed è prodotto dall’azienda Petilia
- Secondo - “Trancio di ricciola con patate e fagiolini (crema di patate tiepida e fagiolini a una salsa di vino rosso invecchiato); il vino selezionato stavolta è un bianco complesso, un vino del beneventano, la Falanghina da vendemmia tardiva “Alenta” di Lorenzo Nifo Sarapochiello
- Antipasto - “Seppia, piselli e torrone salato” rilettura del piatto classico seppia e piselli; Casciello vi abbina un Fiano d’Avellino di Guido Marsella, "un bianco fatto per sfidare il tempo, caratterizzato da un’acidità corroborante e note torbate che ben si abbinano alle tre componenti del piatto"
- Primo piatto - “Spaghetti con i lupini, pomodoro arrostito, cacio e pepe”; piatto superlativo accostato al Greco di Tufo dell’azienda Cantine dell’Angelo
- Secondo piatto - “Crocché di calamaro”, calamaro scottato passato al pan brioche e ripieno di zucchine; questa volta il sommelier sceglie un vino che serve a ripulire il palato dalla grassezza del calamaro, una Falanghina Campi Flegrei, "Cruna de Lago" dell'azienda La Sibilla.
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