Classe ‘91, originario di Messina ma cresciuto nel Chianti; il suo amore per l’arte dei fornelli si è sviluppato tra le mura di casa osservando la madre cucinare e la sua passione lo porta a intraprendere esperienze importanti e un curriculum interessante costruito in giro per l’Italia, in particolare in Toscana: il Westin Excelsior di Firenze, il Relais Santa Croce di Firenze, La Cucina di Giuseppe Lo Presti all’interno di Villa Sassolini.
Numerosi i traguardi raggiunti, tra cui l’aver mantenuto dal 2018 al 2021 il Piatto Michelin.
Dopo circa due anni con lo chef Enrico Marmo, la patron Rossana De Gaspari ha trovato nel giovane Lo Presti la figura giusta per intraprendere un nuovo percorso di crescita e sviluppo della ristorazione all’interno dell’Osteria Arborina*- affiliata les Collectionneurs – un boutique hotel immerso nelle vigne del Barolo, a La Morra, nel cuneese.
Lo chef afferma: “La mia filosofia è sempre legata al ricordo e al territorio in cui sono; un mix di tradizione, contaminazione delle mie origini, la Sicilia, e della regione da cui provengo, la Toscana. Nella nuova Carta di Osteria Arborina ci sarà tanto Piemonte ma con influenze toscane e siciliane”.
Una proposta essenziale, emozionante e concreta: il lavoro sulle emozioni, legate ai suoi ricordi d’infanzia che contamina con il territorio che lo accoglie; un’attenzione grande alla materia prima e alla natura che porta sempre nei suoi piatti con grande eleganza e studio.
Ricordi, suggestioni, emozioni e territorio rappresentano gli elementi chiave che definiscono i tratti del nuovo percorso di Osteria Arborina. La cucina vuole giocare su una “emotional experience” da far vivere al cliente, anche attraverso la proposta culinaria in cui i sapori sono riconoscibili, essenziali ed avvolgenti.
All’interno della struttura si trova anche un bistrot contemporaneo, dove poter gustare piatti della tradizione piemontese riproposti in una chiave più fresca e leggera e ottimi drink.
Green e sostenibilità sono due temi molto cari alla proprietà di Arborina Relais e che il giovane chef ha sempre valorizzato portando i prodotti della terra rispettando i cicli della natura.