Franciacorta 2027: un dibattito per il futuro

Ebrusco – 18 settembre 2017, Franciacorta celebra i cinquant’anni della denominazione d’origine controllata DOC con un convegno organizzato presso l’Hotel Alberata, proiettando il futuro di Franciacorta da qui al 2027.
In occasione del convegno sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta dal sociologo Domenico De Masi dove hanno preso parte gli imprenditori Andrea Illy (presidente Altagamma) ed Oscar Farinetti (fondatore e ideatore di Eataly), i docenti Roberta Garibaldi (Università degli studi di Bergamo) ed Andrea Rea (Università Bocconi di Milano), i giornalisti Federico Quaranta (Decanter - Rai Radio Due) e Karin O' Keefe (Wine Enthusiast) e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. La moderazione del convegno è stata affidata a Maria Latella.

La ricerca svolta dal sociologo De Masi si è avvalsa del contributo di 35 persone, tra associati e collaboratori del Consorzio, che hanno contribuito a tracciare una previsione decennale del futuro del Franciacorta. Attraverso svariati temi, come il turismo ambientale, l’identità di marca o il marketing, si è evinto che la Franciacorta ha tutte i presupposti per rappresentare un fiore all’occhiello per l’italia nel 2027.

Andrea Rea ha voluto sottolineare di come la qualità è sicuramente la chiave per distinguersi e per lasciare il segno in un consumatore che attraverso il Franciacorta cerca un’esperienza unica e sopra la media: “Quando si acquista un Franciacorta, infatti, il consumatore vuole fare un'esperienza che sia unica e memorabile. Per questo è importante essere diversi, investendo sulla identità specifica, in modo olistico, così che il consumatore riesca a memorizzarla”.

Nella stessa direzione Andrea Illy ha detto che la Franciacorta ha tutte le potenzialità per rappresentare la qualità e l’alto di gamma delle bollicine italiane: “La Franciacorta e il Franciacorta possono rappresentare la dolce vita italiana. Lasciamo pure al Prosecco l'aperitivo e allo Champagne le grandi occasioni."

Roberta Garibaldi ha voluto evidenziare la forte correlazione tra turismo e vino per lo sviluppo del futuro. Mentre Federico Quaranta ha ribadito che occorre ripartire dai valori autentici del territorio per attrarre le nuove generazioni.

Karin O’ Keefe ha posto l’accento sul mercato estero, dicendo che potrebbe essere molto importante disegnare il futuro abbattendo maggiormente i confini e massificando la presenza del Franciacorta nel mondo.

"Bisogna essere capaci di copiare, cioè vedere un grande valore e adattarlo a se stessi. - ha affermato Oscar Farinetti - E in Franciacorta siete stati bravissimi a copiare i nostri cugini Francesi, arrivando a gareggiare in qualità con gli Champagne. Ora bisogna riuscire a fare un ulteriore salto, aggiungendo al prodotto qualcosa di identitario, che faccia la differenza, che sia fortemente legato al territorio. Bisogna saper essere unici e pertanto riconoscibili".

Il presidente Roberto Maroni ha concluso il convegno soffermandosi sul ruolo del Consorzio. “Diventare uno strumento di promozione e non solo di tutela”.

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  • Light lunch Franciacorta
  • Franciacorta
  • Vittorio Moretti e Maria Latella
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