Enrico Bartolini ce l’ha fatta: dopo oltre 25 anni Milano torna ad avere un tre stelle!
Era infatti il 1993 quando Gualtiero Marchesi chiuse il locale di via Bonvesin de la Riva per portare a Erbusco, fra le colline della Franciacorta, il massimo tributo che la guida gastronomica più famosa al mondo possa conferire a un ristorante.
Un riconoscimento che giunge per Bartolini in un anno speciale: a dieci anni dalla prima stella (assegnata nel 2009 a Le Robinie, il primo ristorante che Enrico aprì in Oltrepò Pavese)e vicino all’importante traguardo dei quarant’anni.
Tre stelle che per Enrico non hanno solo “il sapore della vittoria”, ma anche quello della riconoscibilità e della credibilità. “La città più città d'Italia”, per usare un’espressione famosa di Giovanni Verga, è oggi una metropoli di respiro internazionale che gode dell’interesse e dell’attenzione di un pubblico cosmopolita.
“È un onore aver riportato le tre stelle a Milano” commenta Bartolini. “Milano ha sempre rappresentato una dualità per me: così amata e, al tempo stesso, così temuta… Le paure però sono poi diventate stimoli ed è qui, infatti, che ho deciso di stabilire il mio headquarters: è al Mudec che nascono le idee e i progetti che poi trasferiamo negli altri ristoranti. Milano è un fermento, Milano è creatività, grazie anche ai molti bravissimi colleghi che stanno facendo un lavoro egregio nella proposta gastronomica.”
Con queste due nuove assegnazioni, le tre stelle a Milano e le due stelle a Venezia, Bartolini conquista così un nuovo primato: dopo aver ricevuto tre anni fa in un colpo solo quattro stelle, oggi con otto (su cinque ristoranti) è detentore di un record assoluto che in Italia mai era accaduto prima.
Chef
Enrico Bartolini conquista la terza stella a Milano
La Guida Michelin 2020 consacra lo chef italiano più stellato: oltre al massimo riconoscimento per il ristorante che porta il suo nome, seconda stella al Glam di Venezia.