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Cook the Mountain Taste on Tour

Sei chef interpretano la filosofia e la sostenibilità con prodotti e ricette abbinate alla chiusura al traffico del passo Sella. Da un’idea di Norbert Niederkofler Cook the Mountain diventa un pensiero sempre più condiviso.
In sei rifugi dolomitici intorno al Passo Sella, che resterà chiuso al traffico, altrettanti chef stellati propongono un percorso enogastronomico nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, interpretando in modo autentico i prodotti selezionati della regione. Un’esperienza unica, con la quale gustare sapori e territorio, durante le tre giornate dedicate a questi appuntamenti – dopo la prima il 12 luglio le altre due saranno il 26 luglio e il 30 agosto - nei rifugi Des Alpes, Valentini, Friedrich August, Salei, Comici, Passo Sella Dolomiti Mountain Resort, dove la sostenibilità si potrà gustare anche in tavola.

All’origine Cook The Mountain, l’espressione di un pensiero e di una filosofia, ideata da Norbert Niederkofler sette anni fa. Il concetto di etica e di rispetto della natura e del proprio territorio, l’Alto Adige, Norbert Niederkofler (2 stelle Michelin al St Hubertus di San Cassiano) lo ha sviluppato insieme alla famiglia Pizzinini proprietaria dell’Hotel Rosa Alpina con tra i fiori all’occhiello, anche il ristorante bistellato. Insieme hanno intrapreso un percorso gastronomico verso la riscoperta di ingredienti locali, che lo chef ha saputo trasformare in piatti sapientemente elaborati e cucinati. Materie prime prodotte da “artigiani della qualità” scelti per la loro etica e sostenibilità ambientale, conferendole un valore non solo nutrizionale e del gusto, ma anche umano. Perché sempre più nel piatto, oltre alle tecniche e alle capacità di chi lo prepara, ci deve essere la storia e i sapori dei componenti che lo hanno reso possibile.

Basta quindi materie prime “esotiche” o tipiche delle altre cucine gourmet, ma sempre più prodotto a chilometro controllato e dalla provenienza garantita, in sintonia con un protocollo di filiera e di condotta. Cook the Mountain è emanazione di una cucina che diventa “catalizzatrice di processi culturali” e lo fa attraverso alcuni aspetti fondamentali:
tradizione e rispetto dei valori, dei vecchi metodi di lavorazione e del territorio.
creatività nell’utilizzo di prodotti del territorio esaltandoli il più possibile.
• riconoscimento del valore del lavoro dei produttori che entrano a far parte di un circolo virtuoso che genera crescita economica, sociale e culturale.

Cook the Mountain insieme a CARE’s The ethical chef days sono sempre più un pensiero e una filosofia che dalla montagna si sta estendendo tra gli operatori, gli opinionisti, gli chef, i produttori. La sostenibilità è infatti il testamento ambientale che si vuole offrire alle generazioni future, con un percorso condiviso che dall’Alta Badia, un luogo lontano geograficamente e logisticamente, ma da anni palcoscenico internazionale dell’alta gastronomia, sta arrivando non solo nei piatti, ma anche nelle coscienze e nelle scelte di chi lo sostiene.



Ph. credit: Daniel Tochterle

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