«La Rossa di Tropea – sottolinea Daniele Cipollina, direttore marketing del Consorzio – continua a veicolare sui media nazionali ed internazionali l’immagine non solo dei territori in cui si produce ma dell’intera destinazione Calabria: un formidabile strumento di marketing territoriale per la Calabria intera».
La Cipolla Rossa di Tropea è stata protagonista nei giorni scorsi di una nuova importante vetrina mediatica nazionale: la puntata speciale di Pizza Doc, format televisivo di Rai 2 condotto da Tinto e Monica Caradonna. Il Presidente del Consorzio della Cipolla Rossa Giuseppe Laria, durante l’episodio televisivo, ha dichiarato che dall’esportazione nelle Americhe degli anni 50, il percorso di internazionalizzazione avviato dalla Cipolla Rossa di Tropea ad oggi non ha conosciuto battute d’arresto. Anzi, esso continua a fare registrare risultati e successi che si ripercuotono positivamente sull’intero paniere agroalimentare identitario e distintivo calabrese, che si compone di tante piccole ma grandi esperienze produttive che contribuiscono a promuovere la Calabria nel mondo.
Durante la trasmissione è stata approfondita la storia di questo prodotto: dalle origini, con i Fenici che la portarono in queste terre 2000 anni fa; alle proprietà decantate da Plinio Il Vecchio che da cibo per il popolo la promosse a prelibatezza per i più ricchi; dall’esportazione in America, fino al riconoscimento del marchio IGP che oggi conta 380 mila quintali di produzione che si divide in tre tipologie: rotonda, mezza campana e lunga. Sono state condivise con il pubblico due ricette, proposte dei due pizzaioli gourmet Giuseppe Pinto e Davide Madera: Amatriciana sbagliata, con fiordilatte, cipolla, guanciale, pomodoro San Marzano e crema di pecorino e Dimmi perché piangi, con cipolla, toma piemontese, pomodorini e olive taggiasche.
La Cipolla Rossa di Tropea in mostra su Rai2
La cipolla di Tropea: da Plinio il vecchio ai 380 mila quintali odierni, la celebrazione della cipolla più amata.