La scelta di essere fortemente identitario ma allo stesso tempo di proporre una cucina democratica e di dialogare con i clienti ha portato negli ultimi dodici mesi lo chef a fare la differenza in città, diventando di fatto un riferimento per chi cerca una cucina fine dining, con una proposta che spazia tra i grandi classici della cucina italiana e la loro rivisitazione, con l’esito di un menu innovativo che mette in risalto la sua continua ricerca di valorizzazione degli ingredienti in tutti i loro aspetti.
Il ristorante
In una zona residenziale dell’operosa Busto Arsizio in provincia di Varese, a pochi chilometri dall’uscita dell’autostrada dei Laghi, tra Milano, Varese e Malpensa, lo chef De Gregorio ha trovato la sua casa ideale, ristrutturando e cambiando volto a un ristorante storico della sua città natale. Colori accesi, luci decise, materiali eleganti e una chiara impronta cittadina hanno reso questo luogo fortemente identificabile. Tutto il design del locale parte dalla bellissima finestra di vetro colorato liberty, che è stata la scintilla che ha fatto scaturire tutto il progetto e oggi è il tocco autentico e vintage di un locale fortemente contemporaneo.Una ampia sala centrale da 34 coperti accoglie gli ospiti che desiderano un’atmosfera vibrante e vitale. Per chi invece vuole vivere un’esperienza più intima e a contatto con la cucina c’è lo Chef’s Table, per massimo 8 coperti, uno spazio dove vivere l’esperienza unica di un menu degustazione fino a undici portate, dialogando con lo Chef, che vi accompagnerà in un vero e proprio viaggio nel gusto.
La cucina inquadrata nel muro blu ottanio è infatti un quadro sempre in movimento, che offre ai clienti nella saletta riservata una visuale privata sull’attività della brigata. Questa sala è il luogo ideale per osservare da vicino il lavoro del team, scoprire i segreti dei piatti e apprezzare l’impegno e la passione con cui questo gruppo appassionato dà forma alla propria ricerca gastronomica.
La filosofia
La cucina per secoli ha riunito persone, ha parlato di popoli e territori attraverso gli ingredienti. Ha riunito intorno a un tavolo famiglie, amici, anime che hanno raccontato le loro storie, le loro vite. E questi momenti diventano sorrisi, emozioni, viaggi indelebili. Il menu di Deg è un omaggio a tutte le persone e alle storie importanti della vita dello chef, a tutti gli ospiti che ogni giorno siedono ai suoi tavoli. È un viaggio da condividere attraverso una cucina democratica, perché mette chi cucina e chi assapora i piatti sullo stesso piano: ognuno con una storia da raccontare e ognuno con una storia da ascoltare.«Mi hanno insegnato che un semplice piatto rappresenta molto più di qualcosa che possa solo nutrirci ma deve portare in tavola un messaggio, un’esperienza, conoscenza, deve parlare di noi. A volte, se siamo bravi, riguardandolo a distanza di tempo ci racconterà una nostra evoluzione professionale e umana. Il tonno per me fa parte di questa evoluzione. Mi ha insegnato quanto può essere importante lavorare con un “semplice” ingrediente e quanto possano evolvere una persona, un pensiero e un piatto se con tenacia, rispetto e umiltà si provi a raggiungere quell’obiettivo. Alla fine, mi ha insegnato che arriva lontano solo chi nuota come un Tonno».
Il menu
Tre i percorsi proposti dallo chef. Il percorso DEGustazione a mano libera da 5 portate, il percorso DEGustazione a mano libera da 7 portate e il percorso più lungo e completo, chiamato “In viaggio con lo chef”, disponibile solo su prenotazione e allo chef table.