CER - CARE’s Ethical Restaurant

Nasce CARE’s Ethical Restaurant, la prima valutazione che verifica l’impegno sostenibile dei ristoranti secondo standard misurabili e verificabili.
Sostenibilità in ambito gastronomico: come distinguere l’impegno reale e tangibile dall’ormai noto “ecologismo di facciata”? È questo l’interrogativo che ha avvicinato Paolo Ferretti con la holding Mo-Food e il socio Norbert Niederkofler a Vireo, ente certificatore che opera in tutto il mondo, con l’obiettivo di dare forma a CER – CARE’s Ethical Restaurant. La prima certificazione internazionale per ristoranti sostenibili è stata presentata durante la conferenza stampa presso la Südtirol Lounge di Fiera Bolzano.

Gli aspetti distintivi di CER sono principalmente due: non riducendo la sostenibilità alla sola attenzione per le materie prime, è in grado di misurare ogni aspetto del sistema ristorativo, suddividendolo in 7 categorie. La creazione del menu diventa, quindi, solo uno degli ambiti verificati e si somma a: le condizioni di lavoro, l’ambiente, l’approvvigionamento, la struttura, la comunicazione, la comunità e la cultura e il gestionale.

Grazie alla presenza di criteri misurabili, affidabili e trasparenti costituisce uno standard di sostenibilità ristorativa universale, permettendo l’accesso a qualunque attività gastronomica indipendentemente dalla tipologia o location.

“Ci siamo resi conto di quanto sia difficile distinguere in ambito gastronomico le affermazioni vere da quelle false, questo perché non esistono efficaci sistemi di verifica della sostenibilità ristorativa. Con CARE’s Ethical Restaurant aspiriamo a creare una community di ristoranti etici certificati a livello internazionale, per sensibilizzare e promuovere pratiche sostenibili e credibili nel mondo enogastronomico. Inoltre, è giusto che le scelte etiche concrete vengano premiate e comunicate”. ha sottolineato Paolo Ferretti.

Ma come si ottiene? Il procedimento è piuttosto semplice. Dopo l’invio della richiesta, Vireo organizza una verifica presso la struttura per accertare la presenza dei 29 requisiti obbligatori CER. In caso di esito positivo, il ristorante ottiene il certificato e la relativa targa da esporre, mentre i 42 requisiti facoltativi gli permettono di scalare la classifica finale.

Sono diverse le strutture che hanno scelto di certificare il proprio impegno con CER. Tra questi troviamo l’attento AlpiNN-Food Space & Restaurant a Plan de Corones, Horto a Milano, il laboratorio di pizza Il Corso a Bolzano e l'Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico.

Un primo risultato che contribuisce a superare il concetto riduttivo che lega la sostenibilità ristorativa alla sola attenzione all’approvvigionamento delle materie prime e a ispirare il cambiamento.

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