Appuntamenti
Cene Galeotte: Massimo Bottura e i detenuti di Volterra
MASSIMO BOTTURA E IL CASTELLO DI VICCHIOMAGGIO PROTAGONISTI VENERDI' 26 MARZO DI “CENE GALEOTTE”: Cucina d'autore con i detenuti del carcere di Volterra
La penultima tappa del progetto che vede coinvolti i detenuti della casa circondariale di Volterra (PI) celebrerà nel piatto l'incontro fra la tradizione emiliana, proposta dallo chef della “Osteria Francescana” di Modena, e i vini toscani della famosa azienda di Greve in Chianti (FI)
Appuntamento di prestigio quello in programma VENERDI' 26 MARZO a Volterra, penultimo appuntamento con CENE GALEOTTE, l'iniziativa benefica di richiamo internazionale che vede impegnati i detenuti della Casa di Reclusione di Volterra (PI) nella realizzazione di cene aperte al pubblico. Un evento capace di fondere in maniera unica la solidarietà con l'enogastronomia chiamando i carcerati ad indossare i panni di chef, maitre e camerieri per preparare una cena ogni volta diretta da un differente noto chef italiano.
La cena del 26 marzo si preannuncia ancora più speciale del solito, perché sarà uno chef dal valore internazionale come MASSIMO BOTTURA, DELLA “OSTERIA FRANCESCANA” DI MODENA, a mettere la propria esperienza e genialità a disposizione dei detenuti, guidandoli nella preparazione di un menu d'autore. Ad accompagnare nel bicchiere il risultato di questo insolito incontro sarà una altrettanto prestigiosa firma dell'enologia toscana, il CASTELLO DI VICCHIOMAGGIO DI JOHN MATTA (www.vicchiomaggio.it), pluripremiata azienda di Greve in Chianti (FI) che porterà in assaggio una selezione delle sue migliori etichette. Una realtà di grande spessore nel cuore del Chianti Classico quella di Vicchiomaggio, che alla storica tenuta di Greve, uno splendido castello con agriturismo, ha di recente affiancato una nuova scommessa in terra maremmana, la Tenuta Vallemaggiore di Rispescia (GR), che produce vini Docg Morellino di Scansano e Igt Maremma.
Un connubio di eccellenze, l'alta cucina emiliana da una parte e la tradizione vinicola toscana dall'altra, che renderà ancor più unico l'appuntamento volterrano. Il ricavato sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie” (www.ilcuoresiscioglie.it), che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico. Come accaduto per gli oltre 25.000 euro della passata stagione, il denaro raccolto sarà impiegato in progetti di solidarietà per realizzare scuole e centri di accoglienza, per garantire cure mediche, per creare opportunità di lavoro e per promuovere l'adozione e l'affidamento a distanza dei bambini in otto paesi del Sud del mondo: l'incasso della serata del 26 marzo verrà devoluto all'associazione ARCI per il Libano.
Una bellissima iniziativa che dimostra come la cucina d'autore possa diventare una potente arma di solidarietà, capace di infrangere gli stereotipi in cui spesso, purtroppo, è limitata.