Apre Orma, la nuova creatura capitolina di Roy Caceres

Due le declinazioni del ristorante, che prevede un’offerta fine dining serale, una formula bistrot per il pranzo, un cocktail bar e una grande terrazza panoramica.
Un luogo in cui assaporare il pensiero gastronomico dello chef colombiano che si basa sull’idea di “eliminare il superfluo”, esaltando la ricchezza di ingredienti del territorio italiano, senza tecnicismi estremi ma solo con una lieve contaminazione delle origini sudamericane dello chef. Questa filosofia si declina allora in due menu degustazione: il primo, Tracce Indelebili, è un percorso a cinque passaggi che racchiude i piatti signature di Roy Caceres; il secondo, Tracce Correnti, propone otto portate che raccontano il percorso evolutivo della cucina dello chef. 

La carta Orme, invece, si compone di sedici creazioni. Alcune delle materie utilizzate in cucina provengono dall’Orto di Orma, ad Anguillara Sabazia, vicino al lago di Bracciano.
In sala, la direzione è affidata a Simone de Florio; la carta dei vini a Matteo de Paoli.

Il pensiero che anima la cucina la Roy Caceres permea anche le scelte stilistiche che caratterizzano Orma, il cui progetto di branding e interior design è stato curato da Hangar Design Group. Si tratta infatti di un luogo minimale, a preponderanza di legno e rame, che evoca ricordi, emozioni e stimoli sensoriali, esattamente come fanno i piatti dello chef. 

Al piano inferiore una cantina a vista, mentre al piano superiore la terrazza panoramica che accoglie gli ospiti per un drink nella bella stagione.



_{PH Andrea Di Lorenzo}