L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare il profondo legame che da oltre cento anni lega il brand alla sua città di origine: era il 1920 quando i giovani Fratelli Pilla, grazie alla loro esperienza liquoristica, diedero infatti vita a Select nel Sestriere di Castello, cuore storico di Venezia.
«Ca’ Select, realizzata grazie a un investimento significativo, rappresenta uno step fondamentale nel nostro piano pluriennale di consolidamento del brand e punta a rafforzarne il legame con la città di origine: non a caso abbiamo deciso di riportare qui il cuore della produzione di Select, la macerazione delle erbe e delle spezie che compongono la sua ricetta. Un obiettivo che passa anche dalla scelta di donare a Venezia e ai suoi abitanti uno luogo esperienziale dove valorizzare le maestranze e la cultura locali, a partire dagli elementi architettonici di pregio che arricchiscono lo spazio» spiega Marco Ferrari, CEO di Gruppo Montenegro.
Grazie al lavoro di recupero architettonico di un ex laboratorio industriale nel sestiere di Cannaregio, firmato dallo studio Marcante-Testa, Ca’ Select dunque consentirà ai visitatori di conoscere da vicino la storia e le caratteristiche di Select. Il tutto attraverso un racconto multisensoriale che si sviluppa su quattro aree: la zona bar-mixology per un’autentica degustazione dell’originale Spritz Veneziano; l’area eventi, dedicata alla cultura e alla socialità; l’area produttiva, dove avviene la macerazione delle erbe e spezie che caratterizzano la ricetta del prodotto; un percorso espositivo, curato da Studio Fludd, che rappresenta un viaggio nel tempo tra Europa e Oriente, un’avventura interattiva che mostra una Venezia diversa e autentica.
Ad arricchire gli spazi, infine, l’opera site specific realizzata da Koshevoy Bogdan, giovane artista ucraino vincitore dell’Open Call lanciata da Select nel 2022 nell’ambito del progetto artistico Ca' Select Arte. Un’iniziativa rivolta ad artisti e visual designer under 35, volta a reinterpretare aspetti dell’immaginario e della tradizione veneziana attraverso il linguaggio della grafica.
Ph: Helenio Barbetta