Chef
Antonino Cannavacciuolo a Identità Golose 2011
Antonino Cannavacciuolo, chef di “Villa Crespi” a Orta San Giulio si esibisce a Identità Golose 2011 nella preparazione di due piatti dalla doppia anima.
Sorrentino nel sangue ma piemontese d’adozione, Antonino Cannavacciuolo, chef di “Villa Crespi” a Orta San Giulio, esprime la sua fantasia attraverso una cucina emozionale e cerebrale allo stesso tempo. Il sole, il mare e il gusto della carne sono gli ingredienti fondamentali del suo ricettario.
“Tre anni fa ho rappresentato la Campania, quest’anno il Piemonte”, rivela lo chef, soddisfatto di questa apparente ambiguità. Cos’ha, dunque, in serbo lo chef dalla duplice identità per stupire il suo pubblico a Identità Golose 2011?
D’accordo che il tema su cui si basano le sue elaborazioni culinarie di quest’anno è “Il Piemonte”, ma la fusione intrinseca al suo animo tra Nord e Sud non può non emergere nelle sue opere d’alta cucina.
Quindi propone un “Cubo di vitello di Boves” in onore alla magnifica carne della terra dei Savoia. Mai banale, Antonino Cannavacciuolo dà una svolta alla classica battuta di carne cruda, inserendo nel piatto degli elementi che appartengono alle sue origini, al mare: contorna il cubo con una salsa di ostriche, gremolata, cipolla rossa marinata e caviale.
L’abbraccio carnale fra terra e mare, si ripresenta nel secondo piatto, un risotto carnaroli allo zafferano, su cui vengono posati ricci di mare e salsiccia di Bra, entrambi nudi e crudi. Due prodotti dal sapore intenso e unico che esaltano il classico risotto giallo, usato solo come letto.
Il “lusso della semplicità” sta nell’eleganza spoglia, che salta subito all’occhio, senza trucchi o inganni, che appartiene ad ogni singolo ingrediente della cucina dalla doppia anima del grande chef di Villa Crespi!